Nuovo appuntamento con la rubrica di GazzettaGialloRossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:
“Zanzi è un personaggio molto conosciuto a livello mondiale e che ha un gran curriculum. Siamo noi che dobbiamo cambiare i parametri di giudizio di una società e del modo di gestirla. Noi siamo abituati a gestioni padronali in cui c’è un uomo che mette tanti soldi e alcuni personaggi fidati che gestiscono tutto. Mi sembra ci siano state due cose chiare: la prima sono le parole di Pallotta quando dice: “Ho intenzione di far rimanere la Roma stabilmente tra l’elite del calcio per molti anni” e la seconda sono le parole di Baldini quando ha spiegato che De Rossi non è vendita. Noi poi possiamo fare tutto il retroscena che vogliamo e parlare dei rapporti tra Zeman e De Rossi. Io non li conosco, ma dico semplicemente che un allenatore e un giocatore si debbano parlare per chiarire la situazione. Se il problema fosse stato irreparabile De Rossi sarebbe stato già ceduto. Scambio con Verratti? No, De Rossi è uno dei calciatori più forti del mondo e non lo scambierei con nessuno… Chiedete al Barcellona di vendere Xavi o Iniesta. Se si vuole rimane nell’elite del calcio, non vendo mica De Rossi. Contro il Chievo ho visto una Roma che magari non meritava di perdere. Non faccio discorsi arbitrali, ma ci può stare di perdere con un gol. L’allenatore poi è chiamato a giudicare prima di tutto la prestazione: nel primo tempo è stata positiva anche se è mancato il gol, nella ripresa ha pagato lo sforzo. Contro il Milan ora mi aspetto una bella partita, una di quelle in cui si gioca al calcio, in cui c’è spettacolo, voglia di far gioco, di attaccare e di far gol. I rossoneri non si può presentare come una squadra che viene a Roma per difendersi. Romagnoli-Marquinhos? Mi piacciono tutte le coppie centrali che ha la Roma. Credo che tutti, in Italia e in Europa, sognino di avere una coppia così”.