(F. Balzani) – Riprendersi la Roma e tornare Capitano di un futuro non più lontano dalla Capitale: i buoni propositi di De Rossi per il 2013 sono iniziati in anticipo. La montagna è ancora alta e gli avversari nella scalata sono tanti e godono di un discreto vantaggio, ma il centrocampista di Ostia non sembra scoraggiato e contro l’Atalanta in coppa Italia (con la fascia da capitano al braccio) ha scalato il primo gradino smentendo anche quella statistica (1 vittoria in 8 partite con Daniele in campo per 90’) che gli pesava come un macigno.
Dopo le bocciatura da regista contro Parma e Lazio, De Rossi martedì sera si è messo al servizio della squadra con qualche verticalizzazione in meno e tanto lavoro in difesa in più. Un impegno che Zeman ha gradito:«Ha iniziato bene, poi è calato come il resto della squadra ma ha dimostrato di essere un giocatore di valore. Inoltre ha un ruolo fondamentale nello spogliatoio (a testimoniarlo anche i ringraziamenti di Romagnoli e Pjanic, ndr)». Un primo, timido riavvicinamento tra il giocatore più pagato nella storia della Roma e il tecnico che nelle ultime settimane non si è tirato indietro quando si è trattato di bacchettarlo pubblicamente.
De Rossi è rimasto in silenzio e a testa bassa si è allenato pur sapendo di non poter giocare sia a causa della squalifica rimediata nel derby sia per le scelte di Zeman che come regista preferisce Tachtsidis e per il ruolo di intermedio mette in ordine di gradimento: Florenzi, Bradley e Pjanic. Contro il Chievo, domenica a Verona, uno di loro finirà in panchina e anche De Rossi rischia l’ennesima esclusione. Ovvio che farà di tutto fino alla rifinitura di sabato per convincere Zeman e già oggi in partitella potrebbero esserci delle sorprese.
Il recupero alla causa giallorossa del centrocampista resta l’ultimo tassello di un mosaico restaurato alla perfezione dopo il crollo nel derby e ora che le sirene francesi e inglesi sembrano allontanarsi (ma torneranno a suonare a giugno) Daniele ha quasi 6 mesi per raggiungere la vetta della montagna del consenso dalla quale è precipitato in questo per lui disgraziato avvio di stagione.