Nicolas Burdisso ha chiesto alla Roma di essere ceduto. E’ stato scartato da Zeman dopo essere ritornato dall’infortunio al ginocchio che lo ha lasciato fuori quasi tutta la scorsa stagione. Che non fosse il difensore ideale per gli schemi del boemo si sapeva ma Burdisso nello spogliatoio romanista è un’istituzione. Come De Rossi e i due stanno vivendo un disagio molto simile. Burdisso però ha perso il posto a favore di Marquinhos, il ragazzo brasiliano che si è guadagnato il posto con prestazioni di assoluto valore per un 18enne, le cui caratteristiche sono ideali per una difesa a cui serve tanta velocità.
Burdisso non è arrabbiato né con l’allenatore né con i dirigenti. Vuole giocarsi l’opportunità di partecipare all’ultimo possibile grande evento della sua carriera, il Mondiale 2014 in Brasile con la sua Argentina. Sabato contro il Milan la squalifica di Castan potrebbe rilanciarlo titolare, forse l’ultima chiamata per riconquistarsi il posto o il passo d’addio definitivo. Proprio contro i rossoneri, la partita in cui lo scorso anno subì il tremendo infortunio al ginocchio, subito dopo il quale la dirigenza gli offrì il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2014.
Ad inizio stagione era titolare e l’errore contro il Bologna è costato caro alla Roma e a Burdisso stesso. La partita con la Juventus è stato il colpo di grazia. Il giocatore non vorrebbe andare in Argentina, dove preferirebbe approdare più in là nella sua carriera (il Boca Juniors lo vorrebbe fortemente). Le ipotesi in Italia sono due: l’Inter di Stramaccioni, dove la colonia argentina di amici è sempre nutrita (Zanetti, Cambiasso e Samuel su tutti) e la Fiorentina, zeppa di ex romanisti. Un addio senza rancori con la Roma, che risparmierebbe 4,5 milioni lordi a stagione.