Tra Daniele De Rossi e Zdenek Zeman il feeling non è mai sbocciato. Troppo integralista il boemo, troppo diverso da quel Luis Enrique che aveva posto Capitan Futuro al centro del suo progetto tecnico e tattico. “Per me non è un regista, ma un interno di centrocampo” disse Zeman nella sua prima conferenza nel ritiro di Riscone di Brunico, mettendo già in chiaro il suo pensiero su De Rossi, ancora assente per via dell’Europeo disputato in giugno. Il boemo più volte ha preferito Tachtsidis e Bradley a De Rossi, un lusso tenuto in panchina anche per via di un ingaggio così pesante (5 milioni di euro netti). Lo scorso anno Zeman vinse il campionato di Serie B con un ragazzetto giovane giovane in mezzo al campo, tale Marco Verratti. Il centrocampista quest’estate è passato al Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti ma non è adattato nel migliore dei modi, nonostante la nutrita schiera di giocatori che hanno militato nelle varie squadre italiane.
Ancelotti è un grandissimo estimatore di De Rossi e il Psg, nonostante le smentite di alcune settimane fa, sogna di averlo, magari già a gennaio. Il vice-capitano giallorosso poi lascerebbe Roma solo per una città di pari splendore come Parigi. Sulla trattativa molto complessa si sta lavorando: la Roma valuta De Rossi almeno 20 milioni, mentre Verratti quest’estate è stato pagato 13 milioni dai francesi. Lo scambio quindi potrebbe basarsi su una base minima di circa 7 milioni e converrebbe a tutti per vari motivi. De Rossi potrebbe ritrovarsi a passare dalla panchina nella Roma ad essere titolare per una squadra che lotta per lo scudetto in Ligue 1, qualificata anche per gli ottavi della Champions League. Il Psg è una società ambiziosa, vorrebbe vincere tanto e subito e aspettare che un giovane come Verratti diventi un campione richiede tempo. Il gioiellino abruzzese nelle ultime settimane è scivolato in panchina, dopo alcuni rimproveri anche pubblici di Ancelotti, che lo apprezza ma riceve pressioni dalla società.