Firmato in Florida l’accordo tra il presidente giallorosso Pallotta e il costruttore Parnasi. Il sindaco Alemanno in collegamento dalla capitale: “Sono contento di poter dare l’annuncio”. Totti: “E’ il coronamento di un sogno”. Cento: “Attenti alle speculazioni”
La firma in diretta, a Orlando, davanti a telecamere e microfoni. La Roma annuncia l’intesa per realizzare il proprio stadio nell’area di Tor di Valle: un accordo sancito materialmente dal presidente romanista James Pallotta e il costruttore Luca Parnasi a Orlando, dove la Roma è in tour presso il centro sportivo Espn della Disney, siglando il memorandum of understanding realizzato negli ultimissimi giorni. E Pallotta annuncia: “Spero Totti segni il primo gol nel nuovo stadio”. Che a sua volta dice: “E’ il coronamento di un sogno”.
Durante una conferenza stampa congiunta tra Trigoria e la Florida, con il Sindaco Alemanno nella casa del club giallorosso e la squadra nel parco giochi Disney negli States, è l’amministratore delegato romanista Italo Zanzi a dare l’annuncio formale: “Roma è una città di stadi, dal Colosseo all’Olimpico. Con l’annuncio odierno compiamo un passo significativo per la realizzazione di una casa della Roma. Uno stadio che non sarà secondo a nessuno. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma la sede individuata sarà Tor di Valle. La nostra previsione è di inaugurare l’impianto nel corso della stagione 2016-2017. La capienza sarà di 55-60 mila spettatori. Sufficienti a ospitare la finale di Champions League e a rendere speciale l’esperienza del pubblico in una certa intimità. Lo stadio sarà finanziato privatamente avvalendosi della legislazione esistente. Il responsabile del progetto sarà Parsitalia, rappresentato da
Luca Parnasi”. Per Pallotta, invece, quella di oggi è “Una giornata speciale per tutti i tifosi della Roma e per la città. L’annuncio rientra nel nostro piano di rendere la Roma un club competitivo a lungo termine. È stato un processo lungo, un lavoro ben svolto dalla proprietà nell’ultimo anno. È un segnale di fiducia nell’Italia e nella sua economia”.
Da parte del Sindaco Alemanno, garanzie sulla rapidità dell’iter burocratico: “Entro un anno vogliamo portare a termine l’iter burocratico. Ma se nel frattempo fosse approvata la legge sugli stadi i tempi si potrebbero abbattere e potremmo dare tutte le autorizzazioni in 8 mesi. È dal 2008 che sollecitavamo l’individuazione di un’area, abbiamo cercato di essere vicino alla Roma nel momento della definizione degli aspetti tecnici. Abbiamo dato tutti i supporti possibili perché si arrivasse alla scelta. Il XII Municipio ha dato parere positivo sottolineando l’attenzione per l’ansa del Tevere, la chiusura del depuratore, il rafforzamento delle infrastrutture su ferro e gomma, stazione di Tor di Valle e via Ostiense”. Sui dettagli tecnici invece entra in campo l’amministratore operativo Fenucci: “Sarà un impianto unico sulla base delle esperienze e delle tecnologie sperimentate all’estero. Tra i 55 mila e i 50 mila posti, con costi di realizzazione dai 3 mila ai 6 mila euro a posto (tra i 200 e i 360 mila euro). Un business plan sul nuovo impianto lo faremo a breve, il fatturato delle gare potrà passare da un 30 a un 50 per cento, come successo all’Emirates. Ma noi vediamo gli stadi sotto un fattore economico, gli stadi si sono svuotati per la qualità degli impianti. Puntiamo ad aumentare la permanenza dei tifosi nello stadio migliorandone la qualità, per vivere il calcio in maniera lievemente meno coinvolgente sotto il profilo del risultato, mantenendo il livello emotivo attuale. Tra le varie fonti di finanziamento dell’impianto c’è la possibilità di cedere i title rights dello stadio e la seguiremo”.
Tra tante voci favorevoli, l’unica negativa è quella di Paolo Cento, presidente del Roma club Montecitorio: “Il nuovo stadio nell’area di Tor di Valle è una buona notizia per gli sportivi romanisti ma anche un’occasione positiva per l’economia dell’intera città. Ora bisogna sottrarre lo stadio alle possibili strumentalizzazioni pre-elettorali e soprattutto vigilare affinché non sia il pretesto per nuove speculazioni urbanistiche, quelle stesse che a livello nazionale hanno tentato di stravolgere la legge sugli stadi impedendone di fatto l’approvazione. Proponiamo la costituzione di un comitato di personalità, ambientalisti, urbanisti, architetti, per vigilare su un’opera sportiva che deve essere realizzata con rigorosi criteri ecologici ed energetici. Il nuovo stadio della As Roma dovrà diventare la casa di tutti i tifosi giallorossi e degli sportivi e in questa direzione i tifosi organizzati dovranno avere un ruolo importante in tutte le fasi”. Una polemica che segue quelle, passate, sui dubbi di realizzare un impianto sull’ansa del Tevere, come nel caso di Tor di Valle, sollevati tra gli altri da Legambiente nel recente passato.
Fonte: Repubblica.it