M.Pinci–Marquinhos ci prova, la Roma spera. E intanto studia alternative. L’ultima, ha il sapore di un ritorno al passato. Non troppo antico: De Rossi centrale di difesa sabato contro il Milan, l’ultima suggestione di Zeman.
DE ROSSI IN DIFESA, ZEMAN CI PENSA – Senza Castan squalificato e con il dubbio Marquinhos, Zeman si guarda intorno. E scopre una risorsa che potrebbe contemporaneamente di risolvere due problemi diversi: tappare una falla e continuare a schierare il proprio centrocampo ideale (in cui potrebbe essere inserito Pjanic), senza escludere nuovamente il capitan futuro. Per questo a Trigoria, al momento di disporre le squadre per la consueta esercitazione tattica 11 contro 11, ha scelto di provare Daniele De Rossi in difesa, al fianco di Burdisso. Una suggestione? Forse. Un’ipotesi concreta? Difficile dirlo adesso. Ma se c’è una regola a cui Zeman ha più o meno abituato con regolarità è che gli esperimento più verosimili nell’ottica delle partite li testa a tre giorni dal fischio d’inizio: normalmente il giovedì, di mercoledì quando, come questa settimana, si gioca di sabato. In fondo non si tratta certo di una novità: il ruolo di centrale difensivo era stato suggerito a De Rossi già da Spalletti, soltanto la stagione scorsa però aveva iniziato a ricoprirlo più stabilmente. Prima con Luis Enrique in campionato (4 volte, una sola sconfitta) poi addirittura in Nazionale con Prandelli nelle prime due gare dell’ultimo Europeo. Cedere alla tentazioneo meno? Per ora Zeman ci pensa, anche se in estate era stato chiaro: “Da difensore non lo vedo, se non in emergenza”. Se lo sarà o meno, dipende soprattutto dalle condizioni di Marquinhos.
MARQUINHOS SPERA, SABATINI: “BURDISSO RESTA” – Presto per poter essere sicuri delle condizioni del diciottenne centrale brasiliano. Il guaio alla caviglia aveva preoccupato eccome a caldo, a Verona, quando il giocatore contravvenendo agli ordini della panchina aveva continuato a giocare dolorante, in una Roma che non poteva sostituirlo avendo già esaurito i 3 cambi. Già dal giorno dopo a Trigoria la situazione è parsa meno grave del previsto e la risonanza eseguita martedì avrebbe escluso lesioni. Il problema, però, è il dolore. Anche mercoledì il difensore si è limitato ad allenamenti differenziati sul campo. Lo staff medico è fiducioso, eppure a tre giorni dalla gara nutrire certezze appare francamente complicato. In un senso e nell’altro. Come lui, allenamenti ridotti anche per l’altro baby centrale, Alessio Romagnoli, classe ’95. Lui non è certamente in dubbio, però. Anche se difficilmente Zeman lo impiegherebbe dal primo minuto: una sola presenza in Coppa Italia sin qui, troppo poco forse per meritare una maglia da titolare in una sfida contro il Milan del capocannoniere El Shaarawy. Certa invece la presenza di Burdisso, nonostante qualche ricorrente voce di mercato circoli intorno al suo nome. Ad alcuni tifosi preoccupati, Sabatini dal Capitol Club dove ha trascorso la serata di martedì per la cena della squadra, ha assicurato: “Non si muoverà a gennaio”. Più avanti, chissà.