(M. Pinci) – Un sospiro di sollievo. Un paio di giorni di riposo, poi Mattia Destro potrà tornare a disposizione di Zeman e della Roma. Notizia che ha rasserenato le preoccupazioni dello staff medico, dopo l’infortunio (doppio) che aveva costretto l’attaccante a lasciare il campo dopo un’ora di gioco del match di coppa Italia contro l’Atalanta. Già a Verona, domenica contro il Chievo, l’attaccante sarà a disposizione.
DESTRO MEGLIO DEL PREVISTO: COL CHIEVO CI SARÀ – E pensare che il primissimo impatto aveva allarmato non poco i medici romanisti. Perché pochi minuti dopo aver realizzato il gol del 3-0 della Roma sull’Atalanta, Destro era stato costretto a uscire dal campo dolorante dopo un duro scontro con Raimondi. Un dolore alla caviglia sinistra, una fitta alla coscia destra. Abbastanza per spingere lo staff sanitario a temere problemi seri. Anche per questo il giocatore è già stato sottoposto ad esami strumentali – un’ecografia – a Trigoria, che hanno confermato un “trauma contusivo alla coscia destra e alla caviglia sinistra”, come da comunicato diffuso dalla Roma attraverso le proprie piattaforme multimediali. “Meglio del previsto”, il commento silenzioso che ci si scambia a Trigoria, dove il giocatore si limiterà per un paio di giorni alle cure dei fisioterapisti. Già venerdì però potrebbe essere in campo con Zeman per preparare la trasferta di domenica sul campo del Chievo. Dove la Roma inseguirà la vittoria numero sei in fila, la quinta in campionato. Ma non solo.
TOTTI NUOVO RECORD, OSVALDO ALTRA MULTA – Perché a Verona anche Francesco Totti inseguirà un nuovo traguardo. Con un gol, infatti, il capitano romanista raggiungerebbe quota 100 reti nelle gare in trasferta con la maglia della Roma sulla pelle: lontano dall’Olimpico è a quota 99, il primo 6.100 giorni fa, a Bari, 31 marzo ’96. Un mondo ai suoi piedi, e non più soltanto quello giallorosso, in una stagione in cui ha già lasciato il segno con 6 reti e 5 assist. Segno diverso quello che ha lasciato negli occhi di tutti Osvaldo: la terza espulsione stagionale, la nona in carriera per l’attaccante italo-argentino, gli costerà una nuova multa e l’ennesima lavata di capo dei dirigenti. Ma i continui scivoloni caratteriali – dal pugno a Lamela di un anno fa al “pensa ai fatti propri” con cui lo ha messo all’indice Zeman – del centravanti scelto anche da Prandelli per la nazionale azzurra non possono non spingere a un’analisi più profonda: a bloccarne una possibile partenza l’estate scorsa fu soprattutto il boemo, oltre all’impossibilità di ricevere proposte in linea con le richieste (20 milioni) del club giallorosso. Se in estate qualcuno dovesse presentarsi con una offerta simile non è escluso che, anche a Trigoria, non si decida di prenderla seriamente in considerazione.