Intervenuto durante la trasmissione “La città nel pallone” in onda tutti i giorni sui 99.8 di RadioIes, l’ex difensore giallorosso, Traianos Dellas, ha espresso un suo giudizio sulla trattativa Torosidis e non solo. Queste le sue parole:
Su Torosidis?
“La Roma ha fatto molto bene a prendere questo giocatore. Torosidis ha molta esperienza nel suo ruolo”.
E’ già pronto?
“Lui ha sempre giocato da titolare in patria. Fisicamente è già pronto, ora sta a Zeman giudicarlo. L’unico problema sarà l’ambientamento”.
E’ adatto al 4-3-3?
“Si, come ho già detto è un giocatore esperto nel suo ruolo. E’ un terzino destro molto offensivo, ma può essere schierato anche a sinistra dove ha già giocato con la Nazionale”.
Un giudizio sul Torosidis uomo?
“E’ una persona seria che non fa casini e guarda solo il suo lavoro. La Roma lo sa e per questo ha concluso questa trattativa in questo momento. Una squadra seria come la Roma guarda anche queste cose”.
Su Tachtsidis?
“Ci ho parlato e c’è bisogno di tempo per entrare in sintonia con la squadra e con l’ambiente. Un giocatore ha momenti buoni e altri meno buoni, l’importante è avere equilibrio e carattere”.
E’ molto giù di morale il ragazzo?
“No, è un ragazzo serio che sa che ci saranno dei momenti in cui le cose andranno bene e altri in cui andranno male. Gli ho detto di stare tranquillo in entrambi i casi”.
L’ex Olympiacos preso per aiutare Tachtsidis?
“Sicuramente si aiuteranno a vicenda perché è molto difficile per un giocatore straniero ambientarsi in una squadra senza avere un connazionale in rosa”.
Differenze tra campionati?
“Qui in Grecia c’è talento, ma non c’è ritmo. In Italia il calcio è più rapido e ti fanno pensare molto più velocemente in campo”.
Dove può arrivare questa Roma?
“Dovrebbe stare sempre ai primi posti della classifica. Adesso le cose non vanno bene, ma i giocatori di qualità ci sono e il supporto dei tifosi c’è, quindi sono sicuro che ci sono tutte le possibilità per scalare la classifica”.
Su Totti?
“Checco è sempre un campione. Lo conosco e so che gli piace arrivare sempre primo. Non mi sorprendono le sue prestazioni”.
Sul tuo futuro?
“Piano piano sto provando a diventare allenatore. Sicuramente tornerò in campo ma da dietro la linea di metà campo”.
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Fonte: RadioIes, La città nel pallone