Avanti e indietro, perché il calcio moderno è anche questo. Si viaggia, per giocare o per effettuare la preparazione dove vuole il club. Nel caso della Roma, tra venerdì 28 dicembre e ieri i chilometri percorsi sono stati tanti, oltre diciassettemila: aereo da Fiumicino ad Orlando, il ritorno nella Capitale solo giovedì mattina e ieri il treno per Napoli. Ma non c’è tempo per essere stanchi, né tantomeno per avere degli alibi rispetto di stasera in programma al San Paolo. La Roma sta bene, lo ha confermato Zeman. E così dev’essere. Una squadra dall’età media molto bassa, con tanti sudamericani abituati ai viaggi transoceanici, non può e non vuole accusare disagi dovuti al fuso orario. Assorbito, grazie anche alle scelte del tecnico che ha calibrato al dettaglio i ritmi di lavoro. La Roma, quindi, è pronta.
AS ROMA Il fuso orario? Niente alibi
Lascia riflettere, in tal senso, il fatto che squadre come Milan e Inter, che di solito viaggiano ed effettuano il richiamo di preparzione invernale in paesi lontani anche per allargare i confini del mercato, abbiano deciso di non muoversi. La Roma, invece, proprio a cavallo di Capodanno ha dato il via agli accordi commerciali presi con la Disney: sei giorni in Florida, a stretto contatto con la proprietà americana, così che nel giro di qualche anno gli amanti del soccer statunitense possano sapere tutto del mondo giallorosso. Obiettivo?Globalizzazione del brand, marchio da diffondere, cosa che sarà perseguita anche alla fine del maggio prossimo con la tournée indiana. «E’ il marketing…» dice scherzando Lamela in uno degli ultimi spot che ha per protagonisti i giallorossi.
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Fonte: Corriere Dello Sport