Il ds giallorosso parla apertamente di esonero del tecnico: “Studiamo la situazione e valutiamo”. Sulla vigilia del Bologna: “Il sabato si deve parlare della partita, non dei regolamenti” “Studiamo la situazione contemplando l’idea di cambiare l’allenatore”.
Così il ds della Roma Walter Sabatini sancisce la rottura definitiva con Zdenek Zeman. “Un bel segmento del lavoro del tecnico è apprezzato – spiega Sabatini – Ma il sabato si deve parlare della partita, non dei regolamenti o delle fughe d’amore del calciatore. Così magari i giocatori si accorgono che c’è una partita di calcio. E questa è responsabilità dell’allenatore. Se mi chiedete se venerdì ci sarà questo allenatore non vi rispondo”. “Zeman – ha proseguito Sabatini – è l’allenatore che ha scelto la Roma in maniera quasi euforica, lo abbiamo scelto pensando che avrebbe fatto prevalere la voglia di fare il calcio nella testa dei ragazzi, una calcio non garibaldino ma arrogante, prepotente che volesse schiacciare l’avversazio con azione dinamica rivolta prevalentemente alla parte offensiva. Lo abbiamo lasciato lavorare e lui con molto coraggio ha capito le potenzialità di tanti calciatori, penso a Lamela ma non solo a lui, o scoperti e lanciati quindi un bel tratto del suo lavoro è stato apprezzato dalla società dagli sportivi e da tutti noi. Credo anche dai calciatori”. Detto questo, “si arriva però ad una situazione, quella odierna, di poca soddisfazione rispetto a quello che la squadra riesce a produrre. Adesso ci fermeremo un pò interrogandoci sui motivi che non ci hanno portato a fare cose congrue alle richieste, parlo di lavoro, di proposte, oppure vedere se abbiamo sbagliato qualcosina nel comporre l’organico”. Dichiarazioni che aprono di fatto il toto-sostituto. Si parla della coppia Malesani-Sella, ma anche Marco Giampaolo è tra i tecnici liberi più adatti a prendere l’eredità del boemo.
Fonte: Repubblica.it