Vigilia dell’anticipo domenicale di Bologna per la Roma di Zeman e il tecnico boemo fa il punto sulla squadra: “Non stiamo al meglio, abbiamo avuto molti problemi con l’influenza e il tempo, e non ho potuto lavorare come vorrei”. L’attacco dopo l’infortunio di Destro è in emergenza, ma Zeman non si scompone: “Tre attaccanti più Pjanic e Lopez per me sono sufficienti”.
STEKELENBURG — Poi l’affondo: “Stekelenburg? “Penso che sia stata un’intervista inopportuna, ci sono tante cose sbagliate nelle sue dichiarazioni, poi è sempre un tesserato della Roma, quindi deve essere a disposizione della Roma. Dopo la partita con il Parma è stato più di un mese fuori. Se gli ho dato spiegazioni? E che c’è da spiegare? Dopo il Parma si è ritirato per problemi al polpaccio e poi al dito, anche Lobont aveva problemi, è entrato Goicoechea che mi ha dato soddisfazioni e sono contento del suo rendimento. Io faccio le scelte a seconda di quello che mi va. Da Stek ho sempre chiesto più partecipazione, lui purtroppo vive più isolato, parla solo inglese e in gruppo non lo parlano in tanti e sta più per i fatti suoi, mentre io voglio gente che partecipa e che sta insieme, poi il discorso tecnico è un’altra cosa”.
TOROSIDIS — “Ha giocato fino a pochi giorni fa, è utilizzabile: è arrivato da poco e per ora l’ho provato solo a destra, che debba sostituire uno dei due terzini non è scritto”.
LA DISCIPLINA — “Capita purtroppo che qualche giocatore non abbia dei comportamenti consoni: io dal primo giorno ho detto che dove non c’è disciplina non può esserci la squadra. Anche voi giornalisti, sapete che i ragazzi non possono parlare ma li chiamate per fare un servizio a parte. Però i risultati non c’entrano niente con i comportamenti”.
GLI ALLENAMENTI — “Allenarsi fino alla noia? Non capisco, io ho detto che bisogna allenarsi bene, essere concentrati sul lavoro, capire cosa si fa e perché si fa. Resto dell’idea che la Roma abbia una rosa adeguata per il terzo posto”.
L’ANDATA COL BOLOGNA — “Due partite uguali non si fanno mai: con il Bologna, all’andata, sono stato molto soddisfatto nel primo tempo, poi abbiamo pagato delle sciocchezze”
CONCENTRAZIONE — “Il problema non è saper gestire quei momenti in cui è normale rallenatre, ma essere concentrati, se non sei concentrato puoi gestire o no ma paghi sempre. Ogni tanto quando si sbaglia si prendono gol, li prendiamo noi come gli avversari”.
MARQUINHO, STEKELENBURG E LA SQUADRA — Sulle differenze di trattamento fra il caso di Marquinho e quello di Stekelenburg, con il brasiliano non convocanto a Firenze e le ipotesi di una squadra che forse non reagisce a dovere, il tecnico spiega: “Come allenatore sono qui per questo, per cercare di motivare, migliorare e far lavorare al meglio la squadra. Non sarò mai soddisfatto perché c’è sempre qualcosa da migliorare. Io distinguo spesso i fatti dalle parole, per me contano di più i fatti che le parole. I comportamenti? Il mio compito è migliorare i giocatori sul campo e fuori dal campo, ogni allenatore ha compito di migliorare le capacità fisiche e psichiche dei suoi”.
MANCANO REGOLE — “Io ho discusso con tutti i 25 giocatori, ripeto il concetto: sono qua per migliorare, se qualcuno non lo convinco provo a convincerlo, noi purtroppo non abbiamo regole in questo momento e quindi succede quello che deve succedere. Nel senso che ci manca il regolamento scritto per il comportamento e quindi per me non è un problema, io cerco di fare il mio e fare il meglio anche per loro, non faccio l’allenatore per me. Paletti da mettere? Si penso che ci manchino anche quelli. Di solito lo fa la società. Ne abbiamo parlato e spero ci si renda conto che la disciplina è importante in una collettività”.
TENUTA ATLETICA — “Molte circostanze hanno influito: il tempo e la pioggia che non ci ha fatto allenare come si dovrebbe, poi l’influenza, che ne ha colpito 5-6. Sono stato in campo con 12 giocatori invece che con 25..”
LOTITO — “Lotito non è commentabile, ognuno la pensa a modo suo”.
INFORTUNI — “Lamela e Destro in campo anche con una lesione? Gli infortuni si valutano dopo 48 ore, non so se c’è qualcuno che vede dentro al ginocchio, se il ragazzo è rimasto vuol dire che se la sentiva”.
AUGURI A MOURINHO — Oggi è il compleanno di Mourinho : “Voglio farglieli anche io gli auguri, rappresenta un tipo di allenatore, si dice vincente, ha vinto tanto, per me è più personaggio che sicuramente rimane nella storia del calcio”.