A metà partita è subentrato il torpore. «Abbiamo smarrito i concetti di gioco già prima di prendere il gol – continua Zeman – . Invece dobbiamo lottare sempre, perché siamo la Roma. Provavamo ad attaccare ma ci siamo innervositi, senza la necessaria convinzione.
Ci si è messa anche la sfortuna quando Piris ha chiesto il cambio ( «Avevo la febbre, girava tutto» ) e Marquinhos è finito contro un cartellone pubblicitario. Da queste basi è nato il gol, con la Roma in dieci uomini senza il terzino che avrebbe dovuto controllare Gomez: «Stavamo protestando perché chiedevamo la punizione su Marcos e non siamo riusciti a rientrare. Bradley ci ha provato ma senza riuscirci. E’ stata una palla un po’ sporca che abbiamo pagato» (…)
Se ci fossero stati Osvaldo e Totti sarebbe stata un’altra storia: «Purtroppo è un periodo in cui non concretizziamo, anche a un metro dalla porta. Per leggerezza o per mancanza di cattiveria sotto porta. Capita a Destro, che ha un blocco psicologico, ma non solo. Francesco sentiva dolore e ha preferito fermarsi per evitare guai peggiori. E per me è stato meglio perderlo qui che per più partite».
Fonte: Corriere dello Sport