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CONFERENZA STAMPA Torosidis: “La Roma? Meglio tardi che mai. Farò di tutto per portarla in alto. Mi adeguerò alle richieste del mister” (FOTO)

Torosidis

Sabatini:

“Torosidis è un calciatore che abbiamo voluto prendere per nostre mancanze, ci sono stati calciatori dai quali ci aspettavamo un recupero, come Dodò, o una buona condizione, come Balzaretti. Ci è rimasto sano a giocare Piris e abbiamo completato il reparto in maniera selettiva, non ci sarebbe servito uno specifico terzino sinistro, ma un calciatore che avesse potuto supplire a tutti e due i ruoli. Lui lo sa fare molto bene, si tratta di un ragazzo esperto, con 300 partite nell’Olympiacos, condite con tante gare di Champions ed Europa League e da una cinquantina di gare in nazionale. Gli ringrazio di aver scelto la Roma, avrebbe potuto fare altre scelte ma ha accettato in extremis la Roma e quello che può offrirgli. Ho un ricordo doloroso di lui, l’ho incontrato in Champions League quando lavoravo alla Lazio e ci eliminarono nel girone. Lui fece una partita di grande rilevanza”.

Ecco le parole di Vasilis Torosidis:

Un giudizio su Bologna-Roma?

“Non è il momento di giudicare, è abbastanza presto. Posso fare il mio lavoro, sperando che l’allenatore mi dia possibilità. Arriverà il momento in cui potrò giudicare la squadra e me stesso”.

Che atmosfera ha trovato entrando nella squadra?

“E’ un ambiente che mi ha accolto benissimo, come se fossi da anni qui. Sono ragazzi formidabili e di valore assoluto, è tutto positivo come clima e atmosfera”.

Quanti margini di miglioramento ha la Roma?

“Devo lavorare di più a livello personale e di gruppo, poi arriverà l’inserimento negli schemi che ancora non ho assimilato”.

E’ la squadra più forte nella quale tu abbia giocato questa Roma?

“Non posso fare paragoni, ho fatto un passo importante arrivando in un club riconosciuto a livello internazionale come la Roma”.

Sulla classifica della Roma?

“Non posso giudicare, non ho avuto modo di vedere le partite della Roma. Posso solo dire che non dovremmo essere qui, giudicando l’aspetto del talento del gruppo. Lavorerò per migliorare e portare la Roma dove merita di stare”.

Sarebbe una delusione entrare nelle coppe Europee?

“Alla Roma compete la Champions League. Sono abituato a lavorare sotto pressione per arrivare a traguardi importanti, vorrei farlo anche qui alla Roma. La squadra non è messa bene, ma farò di tutto per portarla dove le spetta di essere”.

Perché hai scelto il numero 35?

“E’ stata una scelta casuale, iniziai allo Xanthi con questo numero, siccome mi ha portato fortuna l’ho tenuto”.

Come mai questa volta è stata chiusa la trattativa con la Roma?

“E’ stata una scelta della squadra, sono contento di essere arrivato. In Grecia abbiamo un detto: “meglio tardi che mai”.

Hai parlato con Tachtsidis? Ti ha spiegato come è difficile giocare con i fischi? Ti preoccupa questo aspetto?

“Sono stato abituato in un gruppo sempre sotto pressione, come quello dell’Olympiacos. Accetto le critiche, ben vengano, mi fanno bene lo stesso come gli applausi”.

Ti aspettavi una situazione così difficile?

“Il gruppo è importante e le pretese dei tifosi sono naturali. Ripeto a tutti di aspettare il mio lavoro, per far arrivare la Roma in alto, sperando che arrivino anche i punti”.

Il tuo primo impatto con Zeman?

“Mi ha accolto benissimo. Ieri l’unica cosa che mi ha chiesto era di attaccare più che potevo, senza dimenticarmi di difendere. Conosco l’allenatore, spero di inserirmi al più presto nei suoi schemi”.

Cosa ti a portato a scegliere la Roma e non il Fulham?

“Il campionato italiano è uno dei 3-4 campionati più importanti al mondo, offre spettacolo quindi è normale che sia onorato di vestire la maglia della Roma e giocare qui. Paragonando le offerte, non potevo far altro che scegliere la Roma, per la storia e l’importanza a livello mondiale”.

Sugli allenamenti di Zeman?

“Non posso sbilanciarmi, ogni allenatore ha la sua filosofia. Zeman insiste molto sulla resistenza e il gioco offensivo, per quello che ho visto. E’ un lavoro che mi offrirà gli spunti per migliorare anche a livello personale”.

Dove ti trovi meglio a giocare? 

“Dove l’allenatore mi riterrà utile, mi adeguerò. Per quello che ho visto io, ieri abbiamo giocato all’attacco come sempre e siamo stati sfortunati. Spero che possiamo migliorare, restando più coperti”.

Roma e Atene molto simili. Sarà un vantaggio?

“L’ambiente è caldo, e questo mi fa piacere. Parto privilegiato, ma le grandi squadre nascono da grosse pretese. Se l’ambiente avrà pretese, le accetterò come ho fatto ad Atene per sei anni. A volte sono andato in difficoltà, ma questo significa che il club è grande e lavorerò per portare la Roma in alto”.

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