Alla vigilia della sfida contro il Cagliari in programma domani allo Stadio Olimpico, il tecnico giallorosso Zdenek Zeman ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:
Tre giorni fa in questa sala Sabatini rivelò che stava pensando a un cambio dell’allenatore. Da questa vicenda la sua posizione si è indebolita o rafforzata?
Penso che è tutto successo da un disguido, dalla mia conferenza stampa prima del Bologna. La società ha pensato che l’ho fatto per un motivo, ma ho spiegato che i motivi erano diversi. Sono contento di continuare insieme, per il bene della Roma. Sono sempre a disposizione della società.
Ritiene che i rapporti ‘cancerogeni’ possono essere curati?
Penso che non ci sono rapporti ‘cancerogeni’ con nessuno, semmai c’erano in passato. Un po’ di anni fa
Aveva mai detto le cose che ha detto a noi sabato ai dirigenti?
Noi parliamo dei problemi, poi il discorso è che ho cercato di richiamare più attenzione e concentrazione a quello che si deve fare. La società l’ha presa come se volessi tirarmi indietro, ma volevo tirarmi avanti, voglio allenare alla Roma per altri 5 anni. Non l’ho pensato, ho pensato di poter chiarire, poi ci siamo parlati. La società mi ha detto quello che vuole da me e viceversa, siamo sullo stesso pensiero.
Si sente diverso dallo Zeman 1?
No, sono sempre lo stesso. Ho delle motivazioni, voglia di andare avanti. Spero di riuscire a trascinare gli altri.
Si sente delegittimato da questo caos che si è creato sul suo futuro?
Si è creato caos per una giornata, poi è finito. Ora si deve pensare di fare al meglio quello che si deve fare.
Ha spiegato quello che è successo ai giocatori o è bastato allenarsi?
Io non gliene ho parlato, le mie parole di sabato servivano per migliorare. Non abbiamo la classifica giusta per la Roma, dobbiamo cercare di migliorarci: serve più attenzione, concentrazione, fa parte del calcio.
Domani sarà libero di fare le scelte più opportune?
Sono stato sempre libero e sarò sempre libero. La società mi ha dato libertà di scelta senza mai introdursi. Non vedo perchè dovrebbe farlo ora.
Se le cose domani non dovessero andare bene ci potrebbe essere una frattura definitiva con la squadra?
Spero che vadano bene, non penso mai al peggio. Le partite poi si devono giocare e si dimostra chi è il migliore. La squadra non sta male, mi aspetto una buona prestazione.
Ha mai pensato a rassegnare le dimissioni?
Non ci penso. Voglio stare 5 anni alla Roma, non ci penso proprio.
Che cosa vuole lei dalla società e viceversa?
Io voglio massimo impegno da parte di tutti, massima collaborazione. Se la nostra situazione non è delle migliori vogliamo migliorare classifica e comportamenti. Se non siamo primi ci sarà un motivo.
Sabatini ha parlato di sofismi, quanto è difficile a 65 anni continuare a dire la verità come ha sempre fatto?
Mi viene facile, non ho problemi a raccontare la verità. Ho problemi a raccontare bugie, e cerco di farlo il meno possibile.
Domani ci saranno degli assenti. Ci voleva qualcosa di più sul mercato?
Dall’inizio dell’anno ho detto che sono soddisfatto. Magari ci si poteva aspettare qualcosa di più da qualcuno, ma come rosa sono convinto che può fare buon campionato. Abbiamo 12 ragazzi under 23 che hanno poca esperienza ma possono sopperire con il grande talento. A parte di avere un terzino in più a disposizione, non ho chiesto niente, poi la società sta valutando quello che poteva fare
Tante squadre si sono rafforzate, possono cambiare gli equilibri del campionato?
Il mercato di gennaio serve a sistemare i buchi della rosa se le società hanno dei problemi. Se la Roma è la meno attiva significa che ha meno problemi nella rosa
Lei si sente allenatore della Roma in quale percentuale?
Io al 100%, vedi come sono vestito?
Che cosa la società ha chiesto a lei? Ha accettato dei compromessi?
Cercare di collaborare un po’ di più, e cercare di fare tutto per migliorare della situazione. Nessuno è contento della classifica, ognuno deve dare qualcosa di più