(G. Piacentini) – Non c’è pace per la Roma, e per Zdenek Zeman. Non passa giorno, infatti, in cui il tecnico boemo non debba affrontare un nuovo problema. Non il massimo della vita, soprattutto in un periodo in cui la sua panchina non è più salda come ad inizio stagione. La tegola di ieri riguarda Mattia Destro, che sarà indisponibile per almeno un mese emezzo. Gli esami a cui si è sottoposto ieri hanno evidenziato una lesione al menisco esterno del ginocchio sinistro: il più problematico da operare e quello che ha bisogno di tempi di recupero più lunghi. Per questo lo staff medico giallorosso ha deciso per un intervento immediato, che sarà eseguito nelle prossime ore dal professor Cerulli (lo stesso che ha operato Burdisso). Un fulmine a ciel sereno per l’ex attaccante del Siena, che conviveva già da un po’ di tempo col dolore al ginocchio ma che dopo la gara di Coppa Italia contro l’Inter è stato visitato per il problema alla caviglia destra.
La Roma non sembra intenzionata a tornare sul mercato per rimpiazzare Destro, e con ogni probabilità non si priverà di Nico Lopez, che proprio ieri aveva espresso il desiderio di essere ceduto a gennaio per andare a giocare. L’uruguaiano, con 5 gol segnati, è uno dei protagonisti del torneo Sudamericano Under 20 ed ha attirato l’attenzione di molti club. «Ora – le sue parole – sono concentrato sulla nazionale ma quando tornerò a Roma parlerò con il mio procuratore e con la società: insieme vedremo dove posso andare a giocare, che è la cosa migliore per me». L’infortunio di Destro cambia le carte in tavola, e Lopez il suo spazio potrebbe ritagliarselo con lamaglia giallorossa. Vorrebbe poter dire lo stesso Maarten Stekelenburg, le cui recenti dichiarazioni («Prendere Goicoechea è stato inutile. Perché ho perso la fiducia di Zeman? Non lo so, non ne abbiamo parlato») non sono state gradite dalla società.
Ieri il d.g. Franco Baldini lo ha tenuto a rapporto: l’olandese si è giustificato dicendo che con la parola «unnecessary» non intendeva mancare di rispetto a Goicoechea, ma solo che non ne capiva l’acquisto, visto che c’erano già lui e Lobont. Sarà multato: nel regolamento firmato da tutti i calciatori, infatti, l’intervista non autorizzata è al secondo posto nella scala delle sanzioni, dietro alle espulsioni con più di due giornate di squalifica. L’olandese ha chiesto scusa alla squadra e a Goicoechea, che uscendo da Trigoria ha liquidato la questione. «Con Stek ho un ottimo rapporto, abbiamo parlato e mi ha spiegato che è stato male interpretato». Archiviato l’episodio, resta il malessere di un portiere che ha perso il posto nella Roma e in nazionale, e che vorrebbe andare via. Questo alimenta le più disparate voci di mercato: dopo il presunto interessamento delBarcellona, si è parlato del Real Madrid, alla ricerca di un vice per l’infortunato Casillas, ma Mourinho si sarebbe opposto perché preferirebbe l’ex interista Julio Cesar. Dal Milan continuano a proporre uno scambio di prestiti con Amelia, una soluzione che il d.s. Walter Sabatini non vuole prendere in considerazione. La Roma, insomma, cederà Stekelenburg solo davanti ad un’offerta che sia realmente vantaggiosa ma che a Trigoria, per ora, non è ancora arrivata