(G. Piacentini) – «Voglio la finale, non importa se contro la Lazio o contro la Juventus. L’importante per noi è arrivarci». Parola di Zdenek Zeman, alla vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia (ore 20.45, Rai 1) contro l’Inter. Sa bene, il tecnico boemo, che la coppa può rappresentare una bella ancora di salvataggio, in una stagione per il momento al di sotto di ogni aspettativa. Guai, però, a parlargli di scelta fatta a tavolino. «Non mi piace scegliere tra campionato e Coppa, vogliamo fare al meglio tutte e due le competizioni». Anche perché la speranza di entrare in Europa dalla porta principale, Zeman, non l’ha persa. «Sono convinto che possiamo giocarcela per il terzo posto. Anche i ragazzi dicono: “Perché se giochiamo meglio degli altri non riusciamo a chiuderla?”. Evidentemente ci manca qualcosa, serve più concentrazione. Se ognuno dà il suo apporto al meglio, si può rimontare. Magari non siamo i migliori del campionato, ma siamo superiori ad alcuni avversari».
Tre giorni dopo la gara di campionato, Zeman si aspetta una squadra diversa contro i nerazzurri. «Dobbiamo essere più aggressivi nella metà campo avversaria. Abbiamo avuto molte palle gol, l’Inter solo due: potevamo chiudere la partita. Speriamo di riuscire a fare meglio». Non ci sarà Daniele De Rossi: ieri gli esami strumentali a cui si è sottoposto hanno confermato i timori dei medici. «Lesione di primo grado al muscolo semitendinoso della coscia destra», si legge nel bollettino diramato dalla società. La prognosi è di 15 giorni e De Rossi oltre alla gara di stasera dovrà saltare quella di domenica a Bologna e quella successiva contro il Cagliari. La speranza è di riaverlo a disposizione a Genova contro la Sampdoria, il 10 febbraio.
Al suo posto toccherà di nuovo a Tachtsidis, che sta vivendo un momento delicato. Domenica sera il greco è stato fischiato prima del suo ingresso in campo e durante la gara. «Si è creato dualismo, è normale che ci sia molta gente più attaccata a De Rossi. Si dice che ha giocato solo in serie B ma poi tutti vogliono Verratti, che ha fatto solo la serie B. Il ragazzo ci è rimasto male, lo stadio lo ha fischiato appena è uscito a fare riscaldamento, lui è sensibile e lo ha pagato. Non è giusto da parte dei tifosi fischiare uno che porta la maglia della Roma prima di cominciare. Cerco di tranquillizzarlo ma lui deve reagire e dimostrare che è da Roma. Con me lo ha fatto, ora deve farlo anche con gli altri». Solidarietà anche da Totti: «Un abbraccio a Tachtisdis, le sue difficoltà sono le nostre », ha scritto il capitano sul suo sito.
Al fianco del greco ci saranno Florenzi e Bradley, mentre in porta dovrebbe toccare a Stekelenburg. «Lo avrei fatto giocare a Firenze, poi ha avuto un po’ di sbandamento. Ora è di nuovo come prima». In difesa possibile la presenza di Burdisso al posto di Castan, che è stato convocato per la gara che la Seleçao giocherà il 6 febbraio a Wembley contro l’Inghilterra. Pochi dubbi in avanti, dove giocherà il tridente Lamela-Destro- Totti. Prima convocazione per Antei, al rientro dopo un lungo infortunio e per i Primavera Federico Ricci e Sammartino, che non saranno a disposizione di Alberto De Rossi per la semifinale di andata (ore 14.30 a Trigoria) di Coppa Italia contro il Napoli. Ieri a Trigoria si è rivisto il portiere brasiliano Julio Sergio: appena troverà una squadra, la Roma lo libererà.