(L.Valdiserri) Osvaldo e Lamela squalificati; Totti infortunato (ieri l’ecografia ha riscontrato un’elongazione al retto femorale sinistro, 3-4 giorni di stop, si spera di averlo contro l’Inter); Nico Lopez mandato al Mondiale under 20; Tallo appena prestato al Bari; Bojan ceduto al Milan prima che iniziasse il campionato; Destro in forse per un problema traumatico alla caviglia sinistra. La Roma dell’attacco atomico rischia di giocare domani a Firenze, nel quarto di finale di Coppa Italia in sfida secca. Naturalmente si farà di tutto per recuperare almeno Mattia Destro, unico attaccante di ruolo rimasto. Se ce la farà (ieri non si è allenato) potrebbero affiancarlo Pjanic e Taddei (o Marquinho, che però rischia una punizione per gli insulti a Cangelosi al momento della sostituzione, o Dodò).
La Coppa Italia, con la Roma sesta in campionato e con un solo punto di vantaggio sul Milan settimo, è in questo momento la strada meno impervia per conquistare almeno un posto per la prossima Europa League. Ma, dopo il pasticciaccio brutto dell’inversione di campo, l’emergenza attacco e il momento nerissimo della squadra (tre sconfitte nelle ultime quattro partite), la Roma avrà la forza di risollevarsi? I rapporti tra Zeman e molti giocatori importanti in rosa— De Rossi e Stekelenburg su tutti, ma anche Castan, Pjanic, Marquinho e Destro— sono tesi. Il centrocampo titolare con Bradley, Tachtsidis e Florenzi manca di qualità e la difesa ha già subito 34 gol. La moria in attacco mette a nudo anche alcune scelte condivise tra l’allenatore e la dirigenza. Quanto avrebbe fatto comodo, adesso, Bojan? E per quale motivo, sapendo che Osvaldo e Lamela erano squalificati per la Coppa Italia, è stato fatto partire Nico Lopez, che peraltro Zeman non ha mai utilizzato anche se all’andata contro il Catania segnò il gol che salvò la Roma dalla sconfitta? In forse, per Firenze, c’è anche Balzaretti (affaticamento muscolare). Le soluzioni a disposizione di Zeman non sono molte. E il tecnico boemo ci mette anche del suo. A Catania ha finito la gara con ancora un cambio a disposizione. In panchina c’erano De Rossi (293 gare in serie A con la Roma), Perrotta (235) e Taddei (204). Un totale di 732.