(V. Minutiello) Ai giallorossi l’andata della semifinale di Coppa Italia. Succede tutto nel primo tempo: Florenzi e Destro firmano il 2-0, poi Palacio accorcia al 44′
ROMA – Stavolta vince la Roma. Dopo la sfida in campionato di tre giorni fa finita 1-1, i giallorossi battono l’Inter 2-1 nella semifinale di andata di Coppa Italia. Succede tutto nel primo tempo. La Roma va avanti di due gol con Florenzi e Destro, poi Palacio accorcia al 44′ sfruttando un’ingenuità dei giallorossi. Era una partita importantissima per la stagione della Roma perché la finale garantirebbe un posto in Europa League e la possibilità di giocarsi un trofeo in una sfida secca all’Olimpico. La squadra di Zeman ha risposto portando a casa un buon risultato, anche se la qualificazione è ancora aperta. Si sono visti dei piccoli progressi rispetto alle ultime sfide, ma i difetti sono sempre gli stessi. Il copione è uguale, il secondo match con l’Inter sembrava un remake del film visto domenica. Roma dai due volti: bella nel primo tempo, con sprazzi di ottimo calcio, ma anche sprecona. Brutta, sofferente e in affanno nella ripresa. Cambia il risultato, e non è poco. I giallorossi possono sorridere ma devono riflettere ancora sulle disattenzioni difensive. Il gol di Palacio, è un gol che può pesare in vista del ritorno.
LA SFIDA – Zeman deve rinunciare a Osvaldo e Pjanic squalificati, e a De Rossi infortunato. In porta torna Stekelenburg, in difesa c’è Burdisso al posto di Castan in coppia con Marquinhos. Il tridente è quello annunciato: Totti, Destro e Lamela. A centrocampo torna Tachtsidis. Dopo aver incassato l’incoraggiamento di Totti e di Zeman il greco si prende anche gli applausi del pubblico all’Olimpico che capisce il momento delicato e incoraggia il centrocampista nel riscaldamento prepartita. Poi all’87’ arriveranno anche i fischi per qualche passaggio di troppo sbagliato. Con lui a centrocampo ci sono Bradley e Tachtsidis. Anche Stramaccioni deve fare i conti con numerose assenze soprattutto in attacco, dove mancano Milito e Cassano. Palacio è l’unica punta, supportata da Guarin.
PRIMO TEMPO – I pericoli della Roma arrivano tutti dai piedi di Piris. Il paraguaiano si mette in luce già al 7′ quando recupera un pallone che sembrava irraggiungibile e lo mette al centro, Destro al volo spara alto. È solo il primo dei cross di Piris, questa sera particolarmente precisi. Al 12′ ci pensa Florenzi a sfruttarne al meglio uno, anticipando tutti, anche Destro. La palla finisce sotto l’incrocio con Handanovic immobile. L’Inter non riesce a reagire. Palacio è troppo solo in attacco e viene controllato a vista dalla difesa giallorossa. Il più pericoloso è Guarin, che al 17′ colpisce un palo esterno dalla destra. La Roma continua a produrre gioco e a fare la partita, ma non perde il vizio di sbagliare troppo sottoporta. Clamoroso il doppio errore al 18′: Totti tutto solo non riesce a superare Handanovic, poi Lamela spara a porta vuota addosso a Ranocchia che salva sulla linea. Al 33′ Destro mette fine alla sagra degli errori battendo di testa Handanovic da vero bomber, ancora su cross preciso di Piris. L’Inter è in bambola, e non accenna una grande reazione. La Roma sembra poter dilagare e sfiora il 3-0 con un tiro con poche pretese di Destro che sbatte sul palo e attraversa l’area piccole per una disattenzione di Handanovic. Poi, come troppo spesso le capita, si addormenta nel finale del primo tempo. Al 44′ si fa trovare impreparata su una punizione battuta a sorpresa da Cambiasso, che serve Palacio tutto solo al centro dell’area. Per Stekelenburg non c’è niente da fare. Un’ingenuità che riapre la partita.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa Stramaccioni ridisegna l’Inter inserendo Nagatomo al posto di Obi e passando al 4-4-2. Zeman invece non cambia nulla. Il cambio tattico del tecnico nerazzurro mette in difficoltà la Roma che si difende con qualche affanno e non riesce più ad essere incisiva davanti. Le cose si complicano quando Marquinhos si fa male in occasione dell’ennesimo recupero su Guarin. Al suo posto entra Castan. Al 69′ Piris davanti a Stekelenburg regala un pallone a Palacio, che forse troppo incredulo, non sfrutta la ghiottissima occasione. La Roma però soffre troppo. Col passare dei minuti si è spenta, come troppo spesso gli è capitato in questa stagione. Al 70′ va vicina al gol con un tiro cross velenoso di Totti che esce di poco. L’Inter sfiora il pareggio all’81’, con Alvarez che semina il panico in area. Sul suo tiro è provvidenziale il salvataggio sulla linea di Perrotta. Nel finale le squadre sono stanchissime e molto lunghe. La Roma soffre ma è pericolosa nelle ripartenze. All’89’ Lamela fa arrabbiare Zeman sciupando con superficialità una buona occasione. Questa volta l’Inter non riesce a completare la rimonta, anche se in realtà ha altri novanta minuti a disposizione a San Siro il 17 aprile per provare a ribaltare il risultato. Bisognerà aspettare fino a primavera per sapere chi andrà in finale. Intanto però l’inverno freddo e gelido regala a Zeman la prima vittoria del 2013, dopo le sconfitte con Napoli e Catania e il pareggio con l’Inter in campionato. Incoraggiante la prova di Stekelenburg autore di un paio di interventi importanti e buone uscite al suo ritorno tra i pali. Ora potrebbe essere riproposto anche in campionato, già domenica con il Bologna. Bene anche Destro, che firma il secondo gol consecutivo in Coppa Italia.