Nuova rubrica per GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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La costanza di Bradley. Nelle ultime partite sicuramente uno dei migliori nella squadra giallorossa. Abbina una discreta qualità alla solita corsa perpetua, diventando un problema per la difesa felsinea, spesso infilata tra le linee. L’aria di casa respirata con la tournée americana deve avergli fatto bene, risultando uno dei pochi a giovarsi della gita a Disney.
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Il gol che porta in vantaggio la Roma, ha una doppia valenza. La prima di essere arrivato subito, senza aspettare almeno tre o quattro occasioni fallite. La seconda il fatto di essere arrivato, con stile spallettiano più che zemaniano: recupero all’interno della metà campo bolognese per un errore rossoblu, passaggio filtrante per il Capitano e assist perfetto per il destro destinato sul palo lungo da parte di Alessandro Florenzi, al secondo gol in cinque giorni.
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Finalmente qualcosa di buono dalla cosa greca. Non parliamo però della sua prestazione messa in scena allo stadio Dall’Ara di Bologna (evanescente e impalpabile), ma solo della rete che porta al pari della squadra romanista, arrivata con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato, propiziato e battuto dal solito e immenso Francesco Totti.
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La tenuta mentale di Osvaldo. Entra ed esce dal match con eccessiva velocità, mostrando ancora delle defaillance nel mese di gennaio, da sempre suo periodo nero. Dopo il gol non prende più un pallone, ricomparendo in zona gol nel finale, quando sciupa un bell’assist fornitogli da Bradley con un cross morbido e invitante. L’infortunio di Destro lo costringerà a giocare praticamente sempre, nella speranza che la migliore condizione torni il prima possibile.
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L’occasione lasciata al Bologna, dopo appena 3′ di gioco: punizione dalla trequarti di Diamanti (stessa posizione da dove è arrivato il gol di Palacio nella sfida di Coppa Italia) e destro al volo di Sorensen, terminato per fortuna abbondantemente a lato. Solito concorso di colpe tra difesa e portiere con il centrale bolognese lasciato colpevolmente solo a battere a rete dall’interno dell’area di rigore.
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La topica enorme della difesa giallorossa, accompagnata e aiutata dal solito Goicoichea al 17′: Castan, Burdisso e Balzaretti si lasciano uccellare da Gabbiadini, bravo a sfuggire centralmente fra le maglie romaniste e calciare con un sinistro ad incrociare, non troppo velenoso. Ci pensa l’estremo capitolino a completare lo scempio intervenendo male con il piede e servendo un assist troppo facile per essere vero ad Alberto Gilardino. Altro errore da codice rosso al 26′: il Bologna arriva al pari per l’anarchia tattica di Burdisso, inspiegabilmente scappato all’indietro tenendo in gioco Gabbiadini, e Goicoichea, troppo lento nel tuffarsi sul suo palo di competenza , trafitto da un sinistro a velocità da moviola. Non conteni entrambi, regalano nella ripresa il gol del sorpasso al Bologna, concludendo il naufragio iniziato con le falle della prima frazione: cross di Diamanti dalla sinistra e uscita bassa fuori tempo dell’estremo che regala un assist d’oro a Pasquato.
A cura di Rocky & Apollo