(F. Oddi) – Non è partita sotto i migliori auspici l’avventura romana di Vasilis Torosidis: mercoledì allo stadio si è preso qualche fischio quando è stato annunciato dallo speaker, durante la partita ha capito che il suo compito sarà più complicato di come glielo avevano descritto. […]
Riscossa immediata Domenica sera contro l’Inter il paraguaiano aveva sbagliato un paio di comode occasioni al limite dell’area avversaria. Errori pesanti, visto l’1-1 finale: dato che la partita veniva considerata una sorta di ultima occasione per un già complicato aggancio alla zona Champions, i tifosi lo avevano messo di nuovo sul banco degli imputati. Tre giorni dopo, ancora contro l’Inter, il terzino è stato il migliore in campo(insieme a Florenzi, ma quella non è una novità, specialmente quando incontra il vecchio maestro Stramaccioni). Due cross precisi e vincenti, per i due ’91 che Prandelli ha già fatto debuttare in Nazionale, Florenzi e Destro: copertina a loro, ma Piris — che ha anche colpito un palo, che per poco una papera di Handanovic non trasformava in gol — ha dimostrato di poter stare in questa Roma.[…]
Dualismo Ora le sue prospettive sono diverse, ma non avrà tempo per godersi la gran prova di mercoledì: è già costato un milione di euro, ma è solo in prestito, per riscattarlo ne serviranno altri quattro. Torosidis è costato un decimo, 400mila euro, ed è venuto a titolo definitivo. E la Roma, che nelle ultime settimane si era informata anche sul tedesco Jung, già trattato in estate, dovrà decidere che fare del paraguaiano. Molto dipenderà dal rendimento del greco, che è arrivato in forma, ieri si è allenato per la prima volta coi nuovi compagni, andando anche a segno nella partitella. Con l’Olympiacos, dopo la cessione di Greco, i rapporti sono ottimi: non ci saranno ritardi, il transfer arriverà in tempo per averlo a disposizione già domenica. Per l’esordio si vedrà: il Piris di mercoledì si è meritato ampiamente la conferma.