(F.Oddi) Lo scorso anno per Riccardo Tassi, portierino con la fama di para-rigori, era stato il migliore della carriera: ottimo rendimento con la Roma Allievi di Tovalieri, buone anche le prime apparizioni con la Primavera di De Rossi. Quest’anno avrebbe dovuto farne parte a pieno titolo — alternativa a Svedkauskas — se ad agosto non gli fosse stata riscontrata un’anomalia coronarica.
Un problema congenito, senza sintomi, mai emerso prima, ma sufficiente a fargli negare l’idoneità nella visita medica di inizio stagione. Da allora per il 18enne è cominciato un calvario: il giorno in cui i compagni vincevano la Supercoppa con l’Inter lui era a Milano per una visita, altre ne ha fatte a Roma, anche al Coni. Ma nulla di fatto. Bruno Conti si fa sentire spesso, ma la Roma può fare poco: senza idoneità il ragazzo non può neanche mettersi gli scarpini.[…]