(M.Della Vite) – Andata: così così. Anche se poi, in fondo, «tutto è ancora apertissimo» come dice AndreaStramaccioni.
Da una parte c’è il gol d’oro di Palacio in chiave ritorno. Dall’altra, però, ci sono l’ammonizione a Guarin che verrà squalificato e due occasioni che l’Alvarez rabbioso si crea ma non sfrutta per dare verve alla propria annata grigia. Tradotto: Stramaccioni sacramenta anche stavolta, perché all’Olimpico fanno tre k.o. (due contro la Lazio) e un pareggio, perché nelle tante occasioni mancate fra Roma-Inter di campionato e Coppa Italia, bé, è fin troppo facile pensare alle assenze di Milito e Cassano.«E’ comunque un risultato importante – riprende il tecnico -: la Roma è partita bene, ma abbiamo fatto quel gol con Palacio che tiene viva la qualificazione. Globalmente l’Inter mi è piaciuta anche questa sera. Nel secondo tempo abbiamo fatto ciò che dovevamo fare ma avevo delle assenze in attacco». Appunto.
Più vicini al 2-2 Forse dalla serata di Tim Cup Strama si attendeva qualcosina di più viste le azioni create. «La Roma è partita molto bene – dice il tecnico nerazzurro – e nonostante loro abbiano fatto una partita migliore della nostra siamo riusciti a reggere e ad essere pericolosi. Palacio ha segnato un gol molto importante, Alvarez ha avuto due occasioni ghiotte ma non le ha concretizzate, e insomma non sto dicendo che sarebbe stato più giusto il pareggio perché è corretto fare i complimenti alla Roma, però la questione è ancora aperta: siamo stati più vicini noi al 2-2 che loro al 3-1».