(M. Cecchini) – Domanda: una trasferta che a un certo punto ha visto inaspettata protagonista Selvaggia Lucarelli in versione befana cattiva, una sua infelice frecciata via social network alla cultura di Totti, le immediate minacce ultrà e quindi le doverose scuse della conduttrice al capitano (arricchito da un riferimento a Umberto Eco), poteva mai sortire un esito felice per la Roma? E infatti finisce tra gli «olé» del San Paolo, senza contare che Pjanic, espulso, salterà la trasferta di Catania. Insomma, una gita fuori porta finita malissimo, ma che pure ha dato una risposta da non sottovalutare: se il gioco espresso per larga parte del match fosse stato finalizzato da un clone di Cavani, forse la partita sarebbe finita in un altro modo.
BALDINI NON FA DRAMMI Il d.g. Franco Baldini, comunque, non fa drammi. «Cavani ha vinto la partita. Non è candidato al Pallone d’oro solo perché non fa fronzoli come i colpi di tacco, ma è un fuoriclasse. Non mi sento di essere amareggiato più di tanto perché, nonostante il k.o. pesante, non ho visto passi indietro. Credo che possiamo ambire al terzo posto, ma dipende da quanta convinzione i giocatori potranno acquisire man mano che si va avanti. Il Napoli ha fatto la partita perfetta e ha trovato il suo mattatore in Cavani. La sconfitta va archiviata, non c’è molto da recriminare».
ZEMAN SODDISFATTO Come con la Juve, è finita 4-1, però lasciando in bocca un sapore molto diverso. «Il risultato mi dà fastidio, ma è giusto — dice Zeman —. Il cambio di fuso orario non ha influito. È stato un passo indietro come risultato, ma come prestazione sono contento, abbiamo cercato sempre di giocare. La squadra ha cercato di fare e di mettere in difficoltà l’avversario spesso riuscendoci, ma nel calcio contano i gol: noi non li abbiamo fatti, il Napoli sì. Abbiamo costruito 6-7 palle gol, loro meno ma hanno fatto 4 gol. La differenza è qui: troppo bravo Cavani, troppi errori da parte nostra. Destro? Sono soddisfatto, si è preparato le palle-gol. Peccato che non le ha sfruttate perché l’attaccante serve a quello e lui vive per i gol. Per me ha delle qualità, ci puntiamo tanto e speriamo che ci aiuti. De Rossi? Non ha ripetuto la partita col Milan, il brutto terreno di gioco forse lo ha penalizzato».
K.O. AL VERTICE Di sicuro contro le prime tre in classifica (Juve, Lazio e Napoli) la Roma finora ha sempre perso. «Ogni volta che non si vince è un’occasione perduta. Ho una squadra che cerca di giocare per vincere, poi magari ci siamo sbilanciati e abbiamo sbagliato troppo davanti. Sulla catena destra abbiamo avuto problemi. Il campionato è lungo, dobbiamo lavorare per migliorarci. L’ambiente a Roma non è facile né per la società né per i giocatori, ma spero che cercheremo di fare il nostro lavoro al meglio. Io ho fiducia, la squadra ci crede e spero continuerà a farlo fino alla fine. Spero che il risultato non pesi, ma in classifica ci mancano dei punti, un po’ per colpa nostra, un po’ per decisioni sbagliate».L’ombra degli arbitri si stende anche sul San Paolo? Forse, ma stavolta a tinte assai più sbiadite.