(M. Cecchini) – Quando un allenatore è ormai divenuto Personaggio, lo si capisce in fondo anche da queste cose. Zdenek Zeman guida una Roma la cui classifica, al momento, non è all’altezza delle aspettative e perciò, nonostante il contratto fino al 2014, deve ancora guadagnarsi la conferma. Eppure, a prescindere dalla vigilia del doppio match in 4 giorni contro l’Inter, ciò che dice viene accolto con aspettative oracolari, soprattutto quando la quotidianità sollecita a parlare d’altro, dalla sentenza Napoli al doping fino alla Lega. «Sulle inchieste avevano detto: “Noi puniremo e puliremo”, ma si è fatto poco. Alcune cose, come l’omessa denuncia e la responsabilità oggettiva, sono state cambiate senza cambiare il regolamento».
Tema doping. «Armstrong l’ha ammesso dopo anni. Purtroppo la situazione è questa, non solo nel ciclismo ma anche negli altri sport, specialmente quelli individuali. Nel calcio? Non so. Nel girone d’andata non ho avuto sensazioni, poi però c’è stato Pavoletti del Sassuolo, ma magari si dà la colpa al dentifricio…». Elezioni in Lega. «Si cambia poco, anche se a parole tutti vogliono cambiare. Chi ha voglia di farlo rimane fuori[…]».
Difesa: ritorno al passato Certificato l’arrivo di Zago nello staff («Ho problemi con i brasiliani, lui serve per farli inserire meglio»), Zeman spiega la doppia sfida. «Il campionato non è meno importante della Coppa. Anzi, sono contento che sia slittato il match di ritorno ad aprile, speriamo così di trovare terreni non pesanti. In campionato, poi, cerchiamo di recuperare. Sono convinto che la Roma sia attrezzata per arrivare in alto, poi però il campo mi deve dare ragione. Stramaccioni? Qui alla Roma me ne parlano tutti bene e il fatto che pure l’Inter punti sui giovani è positivo, anche se ne ha pochi e forse se ne avesse avuti di più il progetto sarebbe venuto meglio». La Roma, comunque, oggi tornerà alla difesa a 4.[…]
Sfida Bellomo Coda su Zanetti e Bellomo. «All’argentino ci ho pensato ai tempi della Lazio. È un giocatore moralmente e fisicamente da esempio per tutti gli altri, anche per Totti visto che ha qualche anno di più. Bellomo (che piace anche all’Inter, ndr)? È interessante. Lo volevo anche al Foggia, ma voleva tornare a casa ogni sera e così andò a Barletta». Come dire, la prossima sfida ai nerazzurri è già lanciata.