Simone Perrotta, uno dei veterani della Roma, parla di cosa c’è dentro lo spogliatoio. Lo fa il giono dell’esordio nel Consiglio federale.
«La squadra è con Zeman? Assolutamente sì, la squadra è sempre stata con l’allenatore. E non vedo perché non dove esserlo», dice il centrocampista giallorosso. «È una situazione delicata, siamo in una posizione di classifica che non ci compete, ma questo è frutto dei risultati che abbiamo ottenuto in questi primi due terzi di campionato. È normale che bisogna fare di più», ha aggiunto Perrotta proprio all’arrivo in Federcalcio. «Le parole della società le abbiamo trovate anche giuste sotto certi aspetti perché comunque non mettere in discussione nessuno in questo momento delicato sarebbe poco serio e anche un pò ipocrita – ha fatto notare il centrocampista della Roma, campione del mondo nel 2006 – Tutti ci sentiamo sotto osservazione, e sappiamo che bisogna dare di più, anche se questo non vuole dire che fino ad ora non lo abbiamo fatto, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e bisogna invertire questa tendenza». E adessol’obiettivo minimo è quello di arrivare in finale di Coppa Italia. «Speriamo di trovarci insieme con la Lazio. Noi abbiamo ancora la partita di ritorno contro l’Inter da fare e abbiamo un risultato positivo sulle spalle. Sarebbe una cosa molto bella, una finale con un’ atmosfera diversa e più emozionate».
CONSIGLIERE
Quanto al suo nuovo incarico di consigliere federale, Perrotta ammette: «Non so cosa mi aspetta, è una cosa nuova e sinceramente sono anche un pò nervoso. La prendo come un’esperienza per vedere cosa c’è al di là del campo. Mi inorgoglisce però il fatto di essere il primo giocatore in attività a far parte del Consiglio. Il pressing che mi ha fatto Damiano(Tommasi, presidente dell’Assocalciatori ed ex compagno di squadra di Perrotta nella Roma, ndr) mi gratifica, è la testimonianza che al di là del calciatore ha visto qualcos’altro. Un ruolo in federazione a fine carriera? Non ci penso, ancora sono un giocatore».