(Il Messaggero) – «Osvaldo per me non ha bisogno di lavorare». La frase di Zeman, soprattutto perché detta da uno che come lui crede nella fatica quotidiana, lascia la platea senza parole. Zdenek, però, è come se fosse allo specchio. Si piace dopo averla offerta ai media. E si diverte a vedere la reazione. Anticipando ogni commento. «Scrivetela bene, perchè da lunedì poi lui non si allena più». Il concetto serve a far capire quanto il boemo sia legato a Osvaldo. E rinunciare in partenza all’italoargentino nella sfida del San Paolo sarà comunque faticoso. «Lui e Francesco, però, non sono al meglio. Ho ancora tutta una giornata per verificare le loro condizioni fisiche. Uno ha recuperato in fretta dall’influenza, l’altro può teoricamente anche peggiorare».
In sintesi sta meglio quello che è stato fermo quasi due settimane. Forse perché il capitano, più palestra che campo negli ultimi sette giorni, si è ammalato giovedì sera, quando il compagno ormai era già a posto. Tra i due potrebbe venir fuori anche una staffetta. Osvaldo, a sentire l’allenatore, potrebbe alla fine effettuare il sorpasso sull’amico. Vederli insieme in campo non sembra consigliabile, ma con il boemo non ci sarebbe da stupirsi. I due per lui contano tanto nel suo 4-3-3 e ieri mattina si sono allenati regolarmente. Nel tridente titolare, però, il centravanti era Destro, a destra Lamela e a sinistra Totti.
IL BALLOTTAGGIO Ballottaggio pesante per il Napoli. Tra il capitano, senza più influenza, e Osvaldo che non è certo di avere spazio, pure se «è integro», solo per tutelare l’armonia del gruppo dopo il suo forfait nella trasferta a Orlando. Per Zeman, però, l’italoargentino può giocare nonostante i dodici giorni di inattività. «E’ una bestia». Zeman non lo considera un insulto, ma un complimento. «A Osvaldo l’allenamento può servire solo per migliorare tatticamente». Solo per lui vale questo discorso. «Destro ha bisogno di lavorare. E anche a Totti fa bene, anche se non conta per la sua visione di gioco…. Fisicamente, però, non è Osvaldo: per tutte le viti che ha nella gamba». In allenamento provato Marquinho, possibile cambio in corsa (perché Florenzi non sta benissimo) magari alzando Pjanic.
Zeman ha voluto chiarire la sua posizione sull’inversione di campo per la gara dei quarti di Coppa Italia che la Roma dovrà giocare a Firenze: «Non esiste la concomitanza se le due partite si disputano a una settimana di distanza. Quindi in casa deve giocare chi l’anno precedente si è piazzato davanti. Noi, non la Fiorentina».