(D.Giannini) Una brutta battuta d’arresto, una grande occasione perduta per scavalcare tante avversarie per la corsa Champions. Così è stato vissuto in casa giallorossa il ko di Napoli. Un passo falso, appunto, non una tragedia. Perché la Roma del San Paolo è stata molto diversa, tanto per fare un esempio, da quella che a fine settembre aveva perso con lo stesso risultato di domenica sera allo Juventus Stadium. Allora non c’era stata partita, stavolta errori ce ne sono stati sicuramente, sia davanti sia dietro, ma alla fine la differenza l’hanno fatta Cavani e un po’ di episodi non fortunati.
Che questa sconfitta sia stata incassata con delusione ma anche senza perdere convinzione su quello che si sta costruendo lo testimoniano le parole a caldo sia di Zeman sia di Baldini. Il tecnico giallorosso aveva detto: «Un passo indietro? Come risultato sì, ma non come prestazione. La squadra ha messo in difficoltà l’avversario, nel calcio contano i gol e noi non ne abbiamo fatti, ma abbiamo cercato di giocare tutto il tempo». Sulla stessa linea anche il dg: «La Roma ha giocato. Anche se il risultato dice il contario, abbiamo poroposto tanto, ma la differenza è che loro hanno sfruttato e noi no. C’è il rammarico per il risultato pesante ma non la vedo come una battuta d’arrresto. La prestazione c’è stata».
Lo dice Zeman, lo dice Baldini, lo dicono anche i numeri, quelli che settimanalmente la Lega pubblica dopo ogni partita. A leggerli fa quasi impressione, sicuramente rabbia. Perché scorrendoli, se non si conoscesse il risultato finale, si penserebbe ad una convincente vittoria della Roma. Sono 9 gli indici proposti dalla Lega per valutare il match, in tutti la Roma è avanti e in alcuni casi in maniera addirittura schiacciante. Il primo è quello del possesso palla con il 58% dei giallorossi contro il 42% della squadra di Mazzarri. Dato questo che da solo non sempre è segno di qualità è incisività di gioco. Ma, come detto, non è l’unico. La Roma è infatti avanti anche nel conteggio degli angoli a favore (10 contro 7), dei tiri all’interno dello specchio della porta (9 contro 6), dei tiri totali (24 contro 8). E ancora netta supremazia anche in fatto di palle giocate (666 contro 409), di passaggi riusciti (74,1% contro 55,9%), di supremazia territoriale (15’ e 27’’ contro 6’ e 12’’) e perfino in termini di pericolosità (69,7% contro 65,7).
Bei numeri che non cancellano però quello più importante a sfavore: 4 gol contro 1. E’ da quello che la Roma oggi ripartirà dopo la giornata di riposo di ieri nella quale c’è stata una riunione tra Baldini, Sabatini, Fenucci e Zanzi nella quale è stata ribadita la convinzione che quella intrapresa sia la strada giusta e che presto (entro la prossima stagione) questa strada porterà a risultati importanti a patto che la squadra trovi continuità. Quella che troppo spesso è mancata nel girone di andata. Ora ce ne è uno intero per dimostrare di essere diventati grandi e che con il Napoli è stato solo un episodio.