(A.F. Ferrari) – «Vado al massimo, vado a gonfie vele», cantava Vasco Rossi. Una frase che, in questo periodo, sembra scritta apposta per descrivere il terzino della Roma, Ivan Piris. Il difensore paraguaiano, arrivato in estate dal San Paolo non si è mai fermato da inizio stagione, la sua prima in Italia.Sono 1914, infatti, i minuti giocati tra campionato e coppa Italia dal terzino sudamericano: l’uomo più utilizzato, ad oggi, dal tecnico della Roma, Zdenek Zeman, davanti ai compagni di reparto, Balzaretti e Castan. Al quarto posto c’è Francesco Totti.
Perché Piris ha giocato così tanto? Una domanda leggittima a cui si possono trovare almeno due risposte: la prima è che si è meritato il posto dimostrando di essere all’altezza, soprattutto dopo un inizio incerto e – anche – pieno di critiche. La seconda, invece, che il terzino paraguiano è sempre, o quasi, stato l’unica scelta disponibile per ricoprire il suo ruolo sulla fascia destra. Cosa che da ieri si dovrebbe verificare con minore frequenza.
L’arrivo di Torosidis, che si è allenato per la prima volta con la squadra, infatti, dovrebbe colmare questa lacuna della Roma. Insomma dovrebbe creare concorrenza. Concorrenza che Piris è pronto ad affrontare senza paura. Come ha dimostrato mercoledì sera contro l’Inter. Nel giorno, infatti, in cui la società giallorossa ha annunciato l’acquisto del terzino destro dell’Olympiacos, Piris ha disputato una delle migliori partite della stagione. Una prestazione da incorniciare, ad eccezione di un errore nel secondo tempo che però, fortunatamente, non ha arrecato danni.
La partita di Piris contro l’Inter è stata caratterizzata da due assist (quarto e quinto stagionale), tanta corsa e grinta. Un vero e proprio “stantuffo” della fascia destra. Quella contro i nerazzurri non è stata però la sua prima buona partita. Certo ci sono state anche gare sbagliate ma si è sempre ripreso dagli errori commessi. Una stagione, per ora, con qualche alto e basso di troppo ma comunque sempra intorno alla sufficienza, dato non di poco conto. Miglioramenti si sono visti anche nella fase difensiva come ha ammesso lo stesso giocatore mercoledì notte dopo la partita contro l’Inter: «Pian piano ho appreso entrambe le fasi ma devo migliorare e lo sto facendo. In Brasile ho allenato tanto l’attacco, adesso sto apposto anche per la difesa e va bene cosi». Anche Zeman è contento dei miglioramenti fatti da Piris in questi mesi e del carattere che il ragazzo mette in campo in ogni incontro, anche se ogni tanto lo stuzzica come è solito fare con i suoi giocatori: «Piris è abbastanza regolare. È meglio quando crossa che quando tira. Ha fatto tre assist poi, uno lo ha regalato all’avversario – le parole del boemo nel postpartita di Roma -Inter di Coppa Italia -. Sta facendo bene, è concentrato e sono contento per le sue prestazioni». Ecco perché gioca sempre.