(C. Zucchelli) – Si sono affrontate 35 volte in dieci anni (e due mesi) con un bilancio, almeno nei 90 minuti, sostanzialmente in parità: 10 vittorie della Roma, 12 pareggi, 13 vittorie dei nerazzurriche però diventano 14 (e i pareggi scendono a 11) se si considera la Supercoppa vinta dall’Inter ai rigori. Già, l’Inter. L’avversario storico degli Anni 2000 della Roma, un avversario con cui i giallorossi si sono giocati scudetti, Coppe Italia e Supercoppe e con cui si sono contesi e poi scambiati giocatori e allenatori (Ranieri, ad esempio). Roma-Inter è stata la sfida che più ha coinvolto i romanisti negli ultimi anni e adesso, dopo un paio di stagioni relativamente tranquille, si ripropone in tutta la sua forza. Si ripropone con 3 partite in 10 giorni, una di campionato all’Olimpico e due di Coppa Italia equamente divise tra la Capitale e Milano.
Una doppia semifinale che vale tanto, per entrambe le squadre, una doppia semifinale che vede contro l’allievo Stramaccioni e il Maestro Zeman ma anche i due Highlander del campionato italiano, Zanetti e Totti, e una serie di ex come Burdisso e Destro da una parte e Samuel, Chivu e Cassano (che però domenica non ci sarà) dall’altra. […]
Ma anche sfide decise da tante, troppe, sviste arbitrali, quasi sempre ad appannaggio dei nerazzurri di Moratti. Impossibile non ricordare le assurde decisioni di Rosetti in quell’1-1 del campionato 2007-08 che impedì ai giallorossi di sbancare San Siro e riaprire la corsa allo scudetto. L’espulsione di Mexes per doppia ammonizione è stato ed è tuttora qualcosa di irripetibile nella storia arbitrale italiana, tanto per fare un esempio. Al termine di quella stagione la Roma si prese una parziale rivincita in Coppa Italia battendo 2-1 i nerazzurri nella finale unica del 24 maggio all’Olimpico con i gol dello stesso Mexes e del solito Perrotta, che all’Inter segna quasi sempre. […]
Per la Roma, quella del 2008, è stata la nona Coppa Italia, la seconda consecutiva strappata ai nerazzurri dopo quella della doppia finale della stagione precedente (2006-07). In quell’occasione, nella gara di andata dell’Olimpico, la squadra di Spalletti dette una vera lezione di gioco all’Inter di Mancini, sconfitta addirittura per 6- 2 grazie alle reti di Totti, De Rossi, Mancini, Perrotta e alla doppietta di Panucci. Nel ritorno i nerazzurri provarono in tutti i modi a ribaltare il punteggio, ma quando il solito Perrotta siglò la rete del 2-1 la Coppa prese la strada della Capitale. Con migliaia di tifosi giallorossi a riempire San Siro, immacolato e battezzato dalle note dell’inno di Venditti e ricoperto da una nuvola di coriandoli giallorossi. Gli stessi che c’erano di nuovo dopo la Supercoppa vinta in quello stesso anno, ad agosto, grazie al rigore segnato da De Rossi. Un doppietta in trasferta impossibile da dimenticare, esattamente come l’eliminazione subita in Coppa Italia nel 2008-09 (determinata da un gol di Ibrahimovic in netto fuorigioco non rilevato da colui che arbitrerà domenica, Orsato, e dai suoi assistenti) e quell’assurda sconfitta per 4-3 nella Supercoppa del 2005-06 arrivata dopo che la Roma si era ritrovata in vantaggio per 3-0 al 40’ del primo tempo.
Quel trofeo e l’altra Supercoppa persa ai rigori nel 2007-08, per il modo rocambolesco in cui sono state lasciate ai nerazzurri, gridano ancora vendetta. La Roma, dopo tanti anni, deve avere ancora voglia di rivincita. Sarebbe bello prendersela stavolta (visto che ai giallorossi allenati da Montella non è riuscito nella semifinale del 2011) proprio come fu bello fargli rinviare la festa scudetto nella sfida di ritorno del campionato 2006-07, che la Roma vinse 3-1 in casa loro grazie a Perrotta, Totti e Cassetti.