(T.Carmellini) – Scampate, almeno per il momento, le sciagurate ipotesi apparse ieri un po’ ovunque (osterie comprese) di improbabili traghettatori, ritorni più o meno nostalgici o avventure pionieristiche di incerto successo, la Roma torna nelle mani di Zeman. O almeno, nell’incontro di oggi, la società spiegherà al tecnico boemo quali saranno le condizioni per restare sulla panchina della Roma.[…]
La Roma non vuole sperperare il suo patrimonio calcistico, vuole avere certezze su dove si va e come: insomma, vorrebbe tornare a sorridere lasciandosi alle spalle situazioni fin troppo «incancrenite». E comunque, se dovesse decidere di cambiare, non lo farà giocando al ribasso ma cercherà un tecnico «top»: l’idea al momento è Blanc.
Neanche in un reality d’ultima generazione a Zeman sarebbe potuta capitare un’altra occasione come questa: proprio lui attore protagonista di queste ultime 48 ore tumultuose, come se già non bastasse una classifica imbarazzante. Il boemo si sa è uno che spacca, divide: «contro» per definizione o con lui fino alla morte. I zemaniani convinti (e lui stesso del resto) sono lì a fare la tara su responsabilità che non lo riguardano come vivesse su un altro pianeta. Gli anti-zemaniani stanno sull’«io l’avevo detto», «con lui non si vince mai» e godono come pazzi per la crisi giallorossa che ha un unico capro ispiatorio. Come sempre il giusto sta nel mezzo e le responsabilità a fine stagione andranno divise tra tutti. ma una cosa è certa: Zeman ci ha messo del suo… e non poco!