(A.Serafini) – In casa Roma se cercate l’uomo della coppa, troverete sempre Mattia Destro. Dopo il successo del Franchi infatti, la punta giallorossa timbra ancora (terzo centro nelle tre gare finora disputate) diventando decisivo nel risultato e nell’economia della gara.
Al fischio finale il numero ventidue è stremato: una condizione comune tra i suoi compagni: “Sono contento, anche se potevamo fare meglio. Il gioco di Zeman è dispendioso, bruciamo tante energie”. Niente accuse, soltanto un campanello d’allarme, giustificato in parte dai cinque impegni giocati negli ultimi 17 giorni.“Ma l’importante era vincere – continua Destro -, ci mettiamo sempre gli attributi. Spero che il mio gol diventi importante in ambito qualificazione”. Soddisfatto anche Florenzi, terzo gol stagionale, secondo all’Inter e sempre con un preciso colpo di testa: “Evidentemente mi portano bene. Sono sicuro che quando andremo a Milano non ci difenderemo anche se abbiamo 2 risultati su 3, sarà la nostra porta per l’Europa”. E da buon difensore del gruppo, il centrocampista difende a spada tratta, assenti e presenti: “De Rossi ci è mancato, ma Tachtsidis è stato il migliore in campo”.
Totti si gode il momento: “La prima tappa è superata, stasera abbiamo fatto un’ottima prestazione. Ora sotto con il Bologna”. Oggi alle 15.30, il gruppo si ritroverà a Trigoria per preparare l’imminente trasferta di Bologna. Da valutare le condizioni di Marquinhos,uscito anzitempo dal campo a causa di un contrasto di gioco con Guarin. La prima diagnosi ha confermato un forte trauma distorsivo alla caviglia destra, e se il dolore persisterà oggi a Trigoria verranno svolti esami più approfonditi. Nonostante sia uscito dallo stadio con un sorriso e un confortante “Tranquilli sto bene”, il brasiliano rischia 15 giorni di stop. Da valutare anche Destro uscito zoppicando dallo stadio per un colpo alla caviglia. Intanto dagli States, anche il presidente Pallotta si è goduto la vittoria dell’Olimpico. Un tweet della società ha mostrato, il numero uno romanista intento davanti al televisore a tifare per i suoi ragazzi.