(A. Austini) – La Roma chiude il 2012 col successo sul Milan e inizia il 2013 prendendo quattro sberle dal Napoli. Senza mezze misure, come ogni squadra di Zeman che si rispetti. La sconfitta di ieri, però, non assomiglia alle precedenti. Con la Juventus, ad esempio, stesso punteggio, ma almeno ieri la Roma è stata viva e deve mangiarsi le mani per le tante chance fallite. «Sono due ko diversi – spiega il boemo –questa ce la siamo giocata. È un passo indietro come risultato, mentre come prestazione sono contento: la squadra ha cercato sempre di mettere in difficoltà l’avversario, spesso riuscendoci. Non ha mai dato segni di volersi arrendere, ha creato più del Napoli ma nel calcio contano i gol: noi non li abbiamo fatti, l’avversario sì. Strano eh?».
Rimpianti e recriminazioni, stavolta il mirino di Zeman si sposta sulle condizioni del campo che hanno suscitato le proteste della Roma. E lo stesso Mazzarri si è lamentato. «Era pieno di buche – accusa l’allenatore giallorosso – si alzava di tutto, sono contento che nessuno si sia fatto il crociato perché quello era il pericolo. Noi dovevamo fare venti passaggi ed è normale sbagliarne qualcuno su un terreno così, al Napoli col suo modo di giocare ne bastavano cinque per arrivare davanti. Anche io potrei fare il catenaccio e subire meno come riesce a fare Mazzarri: stranamente erano tutti chiusi e non lasciavano spazi. Ma io voglio che la mia squadra giochi». Ancora una volta il tecnico sottolinea come la Roma meriti «più punti di quelli che ha in classifica. Molti li abbiamo buttati noi, molti altri sono dipesi da decisioni sbagliate. Ma anche altre squadre si possono lamentare». La batosta di ieri può far male, i risultati di Fiorentina e Inter consolano e lasciano quel pizzico di ottimismo che non guasta. «Spero che questo ko non pesi – aggiunge Zeman – ogni volta che non si vince è un’occasione persa. Ho una squadra che cerca di giocare per vincere, poi magari sbaglia: stavolta lo abbiamo fatto troppo davanti, il Napoli è stato più cattivo. Ma non camba nulla, il campionato è lungo e dobbiamo cercare di mantenerci vicini alle squadre che ci precedono. Non siamo perfetti e dobbiamo lavorare per migliorarci».
In settimana si parlerà molto della scelta di preferire Destro a Osvaldo, errata a conti fatti ma comprensibile nelle premesse. Il boemo difende il più giovane che ha voluto lanciare in campo dal primo minuto. «Non ha fatto gol, quindi – spiega il tecnico giallorosso – era frettoloso. Se invece lo faceva… Comunque sono abbastanza soddisfatto della sua prestazione, ha avuto 2-3 occasioni e anche se non ha segnato si è proposto sempre. Osvaldo? Dal 22 dicembre ha fatto due allenamenti, era troppo poco». Il viaggio in America, con relativo jet-lag, secondo Zeman «non ha influito. Ero preoccupato per la prestazione ma ho visto una squadra viva nonostante la pausa e il viaggio». De Rossi è stato tra i più deludenti, stavolta il boemo non affonda il colpo. «Non ha ripetuto il primo tempo che ha fatto col Milan, ha sbagliato qualche giocata facile ma più per le condizioni del campo che per idee errate». Meglio così: alla Roma non servono proprio altre polemiche interne.