(E. Menghi) – L’ex Siena sembrava avere il diritto di precedenza su Osvaldo, che dopo aver saltato l’intera tournée americana ha svolto un po’ di differenziato e appena due sedute complete. Ma il boemo stravede per lui e potrebbe far finta di niente. L’italo-argentino è pronto a farsi perdonare in campo. Che poi l’influenza ce l’ha avuta davvero, i certificati medici lo confermano. A Trigoria i sorrisi non sono mancati e Zeman sa che il fisico di Osvaldo è atleticamente apposto, tanto da potersi concedere anche meno fatiche degli altri. Non è escluso che alla fine venga premiato l’impegno di Destro, che se dovesse finire in panchina al San Paolo potrebbe cominciare a interrogarsi sul suo futuro.
Totti, pure lui febbricitante, si è messo a disposizione del tecnico per Napoli e, a meno che non peggiori improvvisamente, sarà lui a scendere in campo: in caso di forfait, è pronta la soluzione Pjanic. Il bosniaco dovrebbe comunque prendersi una maglia, attacco o centrocampo che sia: con lui, De Rossi e Bradley, la Roma sembra aver trovato equilibrio e, complice un Florenzi acciaccato ma comunque convocato, la mediana che ha chiuso l’anno con la vittoria per 4-2 sul Milan dovrebbe essere riproposta in blocco. C’è una piccola chance per Marquinho, provato un paio di volte in partitella, forse più per farlo sentire importante dopo le sirene di mercato arrivate da Palermo che per un suo impiego dal primo minuto (è successo solo una volta in stagione, undici i casi in cui è subentrato).
L’affare sembrava vicino alla conclusione, ma Zeman non è così convinto di lasciarlo andare via. La sua corsa sulla fascia potrebbe essere un plus da sfruttare contro il Napoli di Mazzarri, che difende con tutti gli effettivi e riparte in velocità. Non c’è Goicoechea, ma Stekelenburg nella classifica degli 81 migliori portieri del ventunesimo secolo (l’Iffhs mette l’olandese al 26esimo posto, al primo c’è Buffon), eppure il boemo insiste nel tenerlo ai margini. L’addio sembra ormai prossimo. La difesa dovrà fare i conti con l’assenza pesante di Marquinhos, squalificato per una giornata dopo il rosso rimediato nell’ultima gara del 2012. Burdisso, dopo aver giurato amore eterno alla Roma, avrà ancora la maglia da titolare, accanto a Castan. Piris e Balzaretti sono ormai una garanzia e saranno confermati sugli esterni, in attesa del migliore Dodò, che negli States ha giocato un’oretta e sta lentamente tornando a pieno ritmo.