Nuovo appuntamento con la rubrica firmata Gazzetta Giallorossa. Questa volta dedichiamo la nostra attenzione alle elucubrazioni più o meno indovinate da parte dei “nostri” dirigenti, spesso in difficoltà nel gestire le situazioni come la Roma sul campo. L’obiettivo è rivolto alle parole rilasciate dall’Amministratore Delegato Claudio Fenucci, dopo la sconfitta in terra etnea rilasciate ai microfoni di Sky Sport, questa mattina.
“Non c’è delusione perché stiamo osservando la crescita individuale dei calciatori, che si stanno confermando di ottimo livello tecnico. Sono arrivati nuovi giovani che danno prospettiva. Avremmo avuto il piacere di avere qualche punto in più, ma un processo di rinnovamento tecnico richiede tempo. Siamo convinti di essere sulla squadra giusta e che questa sia l’unica strada che la Roma può percorrere per essere stabilmente competitiva in futuro, non guardiamo al risultato odierno, faremo un esame a fine campionato ma siamo convinti che la squadra intrapresa porterà la Roma ad essere un grande club”.
Maneggiando l’arma della retorica, tanto cara allo staff giallorosso, ci domandiamo: migliorare ogni anno vuol dire mantenere la stessa andatura della fallimentare stagione asturiana con 32 punti, al giro di boa? La squadra di Zeman ha solo un punto in più rispetto alla compagine di Luis Enrique, ma ha in aggiunta il successo della mai giocata trasferta di Cagliari (ufficiali 32 punti, ufficiosi 29). Vista l’andatura sul rettangolo verde parallela ad un anno fa, adesso cosa dobbiamo aspettarci di simile alla passata stagione; probabilmente lo smantellamento della squadra in quasi tutti i suoi elementi e magari con l’aggiunta di un cessione di spicco. Il ragionamento da paese delle meraviglie proposto dell’Amministratore Delegato Claudio Fenucci, leggendo le sue dichiarazioni risulta poco credibile, con le smentite nette date da risultati e piazzamenti in campionato. A pensar male sembra un in bocca al lupo, auspicato da un laziale. Poveri noi.
A cura di Rocky & Apollo