(F. Balzani) – Mezz’ora, 40 minuti al massimo: tanto (poco) dura la Roma di Zeman. A confermarlo ci sono i numeri di questo inizio 2013: in 5 partite disputate tra campionato e coppa i giallorossi hanno subìto 6 gol su 7 dopo i primi 40’. Anche i dati relativi ai tiri in porta, ai gol fatti e al possesso palla crollano nella ripresa.Flessione atletica ammessa da Zeman: «Caliamo sempre nel secondo tempo perché facciamo un gioco dispendioso e perché da Natale non riusciamo ad allenarci con continuità». Una frecciata nemmeno tanto velata alla società per la trasferta a Orlando durante le vacanze natalizie.
«Ha ragione, in Italia si lavora sempre meno – ammonisce Vincenzo Pincolini, ex preparatore atletico della Nazionale – Una volta si andava in ritiro almeno 20 giorni. Adesso si gira il mondo facendo amichevoli per raccogliere soldi sostenendo viaggi lunghi che il corpo fatica a smaltire. Il cambio di clima poi influisce molto». C’è da dire però che a gennaio le squadre di Zeman crollano (fatta eccezione per il Pescara dello scorso anno), tanto da far ribattezzare il periodo come «inverno zemaniano». «Ma non è un problema di preparazione, quella che ti fa correre sempre 90’ non esiste», dice Pincolini.
Massimo Neri, preparatore in Russia con Capello, è d’accordo: «Ogni volta che succede qualcosa salta fuori la preparazione atletica, ma a volte le colpe sono da ricercare nella tenuta psicologica. Bisogna rispettare il lavoro di Zeman, uno dei migliori in assoluto in questo campo.Le tournée? La Roma non aveva bisogno di richiami natalizi. Il problema è che quando si stacca la spina poi è dura riattaccarla».
Da Trigoria intanto arrivano una buona e una brutta notizia: gli esami hanno escluso lesioni alla caviglia di Marquinhos e lasciano uno spiraglio per il suo impiego domenica; quella brutta è che Destro ha riportato un forte trauma distorsivo e a Bologna lascerà il posto a Pjanic (Lamela è squalificato).