(F. Balzani) – Fiorentina-Roma, gara dei quarti di Coppa Italia, si giocherà mercoledì prossimo, 16 gennaio, a Firenze. «Il ricorso della Roma è improponibile, non spetta noi decidere sull’inversione di campo», è stato questo il giudizio della Corte Federale interpellata dal club giallorosso. La decisione spetta alla Lega Calcio che, attraverso il presidente Beretta, già si è espressa chiaramente: «Applicheremo alla lettera il regolamento accettato a inizio anno da tutti i club». Furioso il dg Baldini: «Noi pensavamo che la Corte fosse un organo competente, ma la Lega gli ha chiesto di non pronunciarsi. Abbiamo preso questa iniziativa perché volevamo tutelare il diritto di giocare all’Olimpico come da calendario e come dovere nei confronti dei tifosi che a causa della Tessera non potranno andare in tanti a Firenze».
La contestazione del dg non riguarda il regolamento (in caso di concomitanza di turno tra 2 squadre che giocano nello stesso stadio quella che si è piazzata peggio in classifica l’anno prima deve subire l’inversione di campo) quanto l’interpretazione della regola. «Come si può portare avanti il concetto di concomitanza se ci sono 8 giorni tra un evento e l’altro? – si chiede Baldini– Questo regolamento è stato interpretato favorendo un diritto secondario rispetto a uno primario, che era quello che garantiva alla società meglio classificata (la Roma rispetto alla Fiorentina, ndr) di giocare in casa».
Dopo la vittoria nella querelle col Cagliari, stavolta la Roma ha perso di brutto il match delle carte bollate: «Ma noi – tiene a dire Baldini – ci siamo sempre fatti sentire nei modi, nei tempi e nelle sedi opportune non facendo piazzate come hanno fatto altri». Infine una frecciata ai viola: «La Fiorentina fa ovviamente bene a difendere la sua posizione. Però hanno subito messo in vendita i biglietti della partita, facendo così pressione sulla Corte Federale».