(F.Balzani) Indecifrabile. Il futuro di Zeman diventa un pronostico da tripla dopo le due sconfitte contro Napoli e Catania. Ko che allontanano i giallorossi dal 3˚ posto e rischiano di archiviare in anticipo un’altra stagione. «A maggio tireremo le somme», è la frase che rimbomba in ogni angolo di Trigoria. Una sorta di conto alla rovescia nei confronti del boemo le cui scelte, soprattutto le esclusioni di Stekelenburg e De Rossi, sono tollerate sempre più a fatica dalla dirigenza.
Se la Roma non dovesse centrare il 3˚ posto Zeman a fine stagione tornerà a Pescara. Baldini, nel caso, dovrà prendere una decisione:dimettersi o allestire il progetto Roma 3.0. Guardiola resta un sogno (allenerà in Premier). Ci sarebbe Klopp del Borussia Dortmund, ma è destinato al Real. Un ritorno alla normalità consiglierebbe Ancelotti, Allegri o Di Francesco. Intanto ribolle lo spogliatoio: lo sfogo di Marquinho e la faccia rabbuiata di Lamela dopo le critiche pubbliche di Zeman sono solo gli ultimi episodi di un rapporto complicato tra il tecnico e parte della rosa (ieri a Trigoria solito confronto di pochi minuti sulla partita in un clima pesante). E se neanche i risultati si sbrigano a tornare dalla parte del boemo (3 sconfitte in 4 gare e 34 gol subiti in stagione, peggio solo nel ’50-51 anno della retrocessione) le somme potrebbero essere tirate in anticipo.
Domani la Roma è attesa a Firenze in coppa Italia. Dovrà fare a meno ancora di Osvaldo e Totti (elongazione alla coscia) oltre che dello squalificato Lamela. Domenica sera passa l’ultimo treno per la Champions contro l’Inter. In caso di tracollo, Zago o Tovalieri potrebbero essere i traghettatori. Fenucci però è sereno: «Non c’è delusione, stiamo osservando la crescita di molti giocatori». E Sabatini? È a Milano a caccia di un terzino: Haidara (21 anni del Nancy) e Cassani sono in pole (la Fiorentina ha chiesto Stekelenburg) ma nelle ultime ore è spuntato Mesbah (28 anni del Milan).