(F. Balzani) – «La disciplina non si ottiene con le regole scritte ma deriva dai comportamenti e dalla credibilità che si riescono ad ottenere giorno per giorno». Prima De Rossi, poi Stekelenburg, ora direttamente Baldini e una dirigenza che mette da parte il bon ton e prende le distanze da Zeman dopo le dichiarazioni choc di sabato scorso («in questa società non ci sono regole»). I nemici del boemo a Trigoria aumentano di giorno in giorno e il lungo addio alla Roma è già a buon punto. Esonero vicino? Ufficialmente no, in realtà ieri notte la dirigenza si è riunita per decidere se continuare col boemo oppure puntare su un traghettatore: in lizza i nomi di Malesani, Giampaolo e Alberto De Rossi. Già da giorni, comunque, si sta progettando la prossima annata: Allegri è il prescelto. Ieri la risposta dura di Baldini ha evidenziato, infatti, la fine di un matrimonio mai felice: «Un regolamento scritto esiste e noi siamo contenti del comportamento dei nostri giocatori, a parte un paio di episodi di incontinenza verbale che riguardano anche i dirigenti. Quello di Zeman è un invito a fare di più. In effetti una squadra con questo potenziale può aspirare a più del posto in cui ci troviamo. All’interno di una struttura comunque è sempre meglio essere avvocati difensori che giudici perché tanto il tempo in cui verremo giudicati verrà». Una minaccia più che una promessa. Zeman ha preferito non rispondere pubblicamente, ma affronterà il discorso oggi a Trigoria durante un confronto posticipato (doveva avvenire nel post partita) per far sbollire gli spiriti. Intanto la Roma ora è ottava dopo un 3-3 come al solito rocambo- lesco «Ci siamo svegliati tardi – ha detto Zeman – forse pensavamo di giocare alle 15 e non alle 12,30. Comunque abbiamo recuperato un punto sulla Lazio». «In difesa troppe distrazioni», ha aggiunto il tecnico che salva Goicoechea «non ha particolari colpe» e spazza via Viviano «fantasie, ho già tre portieri». Roma e Zeman sono separati in casa, anche seTotti nel prepartita aveva detto: «Gruppo unito, remiamo tutti dalla stessa parte. Cerchiamo di arrivare insieme fino a fine stagione». E siamo ancora a gennaio.