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REPUBBLICA.IT Ecco il piano del Viminale per riportare i tifosi negli stadi

Tifosi italiani

(F.Bianchi) Chi pensa ai tifosi? Ci dovrebbero pensare i club, visto che sono un loro patrimonio e senza di loro il calcio non esiste. Ma salvo poche eccezioni lodevoli, la gran parte non si interessa molto, e soprattutto la Lega di A ha pochi contatti (costruttivi) con l’Osservatorio: ben poche le iniziative per cercare di riportare le famiglie negli stadi e, come vuole il capo della polizia, Antonio Manganelli, tenere gli “agenti fuori” dagli impianti e lasciare il compito organizzativo e di controllo soprattutto agli steward. Si può, anche se siamo ancora lontani, almeno in certe realtà: ora gli steward hanno più poteri, non possono arrestare come succede in alcune Nazioni ma possono perquisire gli spettatori con lo stesso sistema che viene usato negli aeroporti e si chiama “pat-down” (chi è abilitato ha una contrassegno rosso sulla casacca). I risultati del lavoro che è stato fatto in questi anni sono sicuramente positivi per quanto riguarda gli incidenti (diminuiti notevolmente: ricordiamo cosa erano i nostri stadi e dintorni prima dell’omicidio di Raciti). Meno feriti, meno cariche, raramente usati i lacrimogeni. Un vantaggio anche perché i poliziotti adesso vengono impiegati in misura minore negli stadi (dove per lo straordinario domenicale guadagnano ben pochi euro) e possono essere utilizzati così sul territorio per combattere la microcriminalità. E anche gli stessi reparti inquadrati, vale a dire i reparti mobili, la domenica hanno molto meno lavoro rispetto al passato, quando dovevano spostarsi in massa da una città all’altra: un vantaggio anche questo per il direttore generale dell’ordine pubblico e vice presidente dell’Osservatorio, Armando Forgione, appassionatissimo anche di rugby.
Ma guardiamo avanti, come potrebbe (dovrebbe) essere la prossima stagione? Ci sarà ancora la tessera del tifoso? E chi ha fatto un mini-voucher per la curva (come i tifosi della Roma) potrà andare in trasferta? Tema, tessera del tifoso. Sono circa un milione: molti l’hanno fatta più per costrizione che per convinzione. Diciamo la verità. Si può abolire? Secondo me sì. Sarebbe giusto. Bisognerà vedere che ne penserà il prossimo governo. Ma se dovesse ancora restare, ecco che lo stesso Osservatorio del Viminale (presidente Pasquale Ciullo, vice operativo Roberto Masucci) sta pensando di trasformarla sempre più in una tessera “non contro i tifosi ma per i tifosi”. Bisogna però che le Leghe collaborino a questo progetto: si deve facilitare l’acquisto dei biglietti (che adesso, come ha ricordato lo stesso Manganelli, sovente “è un percorso di guerra”). E invitiamo i nostri lettori a segnalarci quando trovano difficoltà, problemi, quando qualcuno sega loro gli ombrelli, o sequestra le borracce dei bimbi di quattro anni… Ci vuole buon senso, anche nel rispetto delle norme. Inoltre c’è la volontà, sempre da parte dell’Osservatorio, di studiare attentamente la situazione della Curva Sud della Roma, strapiena quest’anno dopo stagioni di ampi vuoti. Perché non possono andare in trasferta? La Roma collabora attivamente col Viminale, ed è una delle poche società a farlo. Anche chi va in Curva Sud è stato controllato in tempo reale attraverso il sistema “questura on line”: e allora perché viene relegato solo all’Olimpico? E’ assurdo. A fine anno se ne parlerà. Così come spero si parlerà dell’albo degli striscioni: era un’idea che voleva aggirare la burocrazia, e quindi se vogliamo un’idea lodevole, ma come abbiamo sempre detto è stato un vero flop. Piuttosto, aboliamoli gli striscioni se non si riesce a controllarli. Consentiamo l’ingresso negli stadi solo di sciarpe e maglie della squadra del cuore. La prossima settimana inoltre sarà ospite dell’Osservatorio il presidente del sindacato calciatori, Damiano Tommasi. Da parte del Viminale c’è la preoccupazione per il comportamento di alcuni tesserati, ma la giustizia sportiva è intervenuta subito nei confronti di Montervino della Salernitana (che oltre la squalifica per sei giornate ha avuto due anni di Daspo) e dei bianconeri che hanno circondato l’arbitro Guida sabato a fine gara (un brutto spettacolo da esportare nel mondo, e poi vogliamo più soldi dai diritti esteri…). Brutta anche la rissa dopo Siena-Sampdoria: aspettiamo di vedere cosa decide la procura federale, Palazzi è sempre a stretto contatto col Viminale. C’è la volontà di “ripulire” gli stadi, combattere l’illegalità (e pazienza se aumentano i Daspo, ha detto di recente Giancarlo Abete) e incrementare le trasferte, ora ridotte ai minimi termini. Alcune questure (Verona, Torino, Livorno, Varese per i fatti di Busto Arsizio) sono intervenute con decisione, ci sono stati numerosi Daspo dopo fatti razzisti, assalti al bar (di Parma) e striscioni vergognosi. Buon segno: bisogna tenere sempre alta la guardia. Gli idioti sono in agguato. Lo stesso deve fare la Figc, visto che all’Osservatorio hanno la convinzione che qualche club tenga ancora rapporti proibiti con le frange di violenti. “Le regole ci sono, basta farle rispettare” ci dicono dall’Osservatorio. Solo così torneranno i tifosi negli stadi che per troppo tempo sono stati in mano ai delinquenti e prepotenti.

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