Nella lettera a Berretta, il presidente del Cagliari ripercorre la vicenda della data di Roma-Cagliari: “Come certamente sapra’ – scrive Cellino – la Lega ha imposto l’anticipo della gara del prossimo 3 febbraio a venerdi’ 1 febbraio per l’indisponibilita’ dello stadio Olimpico di Roma. Abbiamo gia’ espresso, con una lettera al dottor Brunelli, la nostra protesta per la decisione, anche alla luce di quanto accaduto per l’indisponibilita’ dello stadio Is Arenas, che ci ha costretti a giocare la partita con la Juventus sul neutro di Parma. E’ evidente la disparita’ di trattamento e risibili ci sono sembrate le spiegazioni del dottor Brunelli che, nella sua lettera di risposta, ha elencato una serie di precedenti e ricordato l’autorita’ assoluta della Lega Calcio nel fissare calendari, orari e sedi delle partite. Resta il grave danno a noi arrecato, ancor piu’ pesante con la gara posticipata a mercoledi’ 27 febbraio dopo che la Roma si e’ qualificata alla semifinale di TIM Cup”.
“In pratica il Cagliari – prosegue Cellino – sarebbe costretto a una ulteriore e non gradita pausa di campionato per poi dover affrontare un turno infrasettimanale in notturna, con pesanti conseguenze fisiche ed economiche, dal momento che la nostra squadra sarebbe costretta a trascorrere una notte in piu’ a Roma o, in alternativa, a rientrare in citta’ nella notte con un volo charter con imponente crescita dei costi della trasferta”.
“Consideriamo tutto cio’ inaccettabile e capace di falsare il campionato, dal momento che la nostra squadra – osserva Cellino – in lotta per l’importante obiettivo della salvezza, sarebbe costretta, al contrario delle nostre dirette concorrenti, a giocare tre incontri in una settimana. Pertanto, vi diffidiamo dal continuare a percorrere questa soluzione e vi invitiamo a trovare soluzioni diverse, quale l’individuazione di un campo alternativo per Roma-Cagliari del 3 febbraio, misura rapidamente adottata per Cagliari-Juventus con un preavviso di appena due giorni. Vi informiamo sin d’ora che metteremo in atto tutte le misure cautelative consentite dalle disposizioni di legge e ci riserviamo di promuovere un’azione risarcitoria nei confronti di tutti gli organismi interessati”.
Fonte: Ansa