“Qui non ci sono regole“. Il fuoco che bruciava sotto ceneri di risultati deludenti lo porta alla luce Zdenek Zeman. Un messaggio chiarissimo, non interpretabile, rivolto alla Roma tutta, dai giocatori fino alla società. “Ora non abbiamo regole, manca un regolamento scritto. E di solito lo fa la società”.
Un affondo che somiglia tanto agli sfoghi di un anno fa da parte di Luis Enrique. Zeman, semmai, nel calderone mette anche il club: “Senza regole e disciplina non c’è squadra. Abbiamo parlato, speriamo di renderci conto che la disciplina è la cosa più importante per una collettività”. Sfogo durissimo, che si riflette anche in una critica al modo di lavorare del gruppo: “Per influenze e infortuni, anche meno gravi, ci siamo allenati spesso in 12 anziché in 25. E anche per la pioggia ci siamo allenati male, quando c’è pioggia e vento non ti puoi fermare, devi continuare a muoverti… Bisogna allenarsi bene. Io sono qui per cercare di far lavorare al meglio la squadra, ma soddisfatto non lo sarò mai”.
Inevitabile il riferimento al freschissimo caso Stekelenburg: “Intervista inopportuna e ha detto anche cose sbagliate. Ma visto che è un tesserato è a disposizione. A Stekelenburg ho chiesto più partecipazione, ma lui parla solo inglese ed è isolato perché pochi lo parlano”.
Fonte: Repubblica.it