Più forte delle assenze e della neve, la Juventus cala uno splendido poker contro l’Udinese trascinata dal suo gioiello Paul Pogba. Il centrocampista diciannovenne realizza una sontuosa doppietta che sblocca e lancia la partita con i friulani. Due perle di potenza e precisione, due gol di un giocatore che ha grandi margini di miglioramento ma che sta imparando benissimo a lezione da Andrea Pirlo. Proprio Pirlo era una delle assenze pesanti in casa juventina. Privo anche di Chiellini, Marchisio, Asamoah e Quagliarella, Conte è riuscito a scardinare la difesa friulana composta da dieci uomini con due missili dalla distanza del giovane francese ex Manchester United, poi le reti di Vucinic e Matri hanno arrotondato il risultato. Troppo solo Muriel in attacco, in panchina Di Natale febbricitante.
Vittoria pesante per la Juve, soprattutto alla luce del risultato maturato poche ore prima a Palermo, dove la Lazio ha pareggiato per 2-2 con i rosanero. Un bel gol di Floccari ha portato in vantaggio i biancocelesti nel primo tempo e nella ripresa lo stesso attaccante aveva realizzato la sua doppietta, ma il gol è stato annullato per un fuorigioco inesistente. A metà secondo tempo in un minuto incredibile blackout per gli uomini di Petkovic: il tecnico ha inserito Gonzalez per Lulic e ha lasciato Radu da solo sulla sinistra. Proprio da quel lato sono arrivati i gol di Rios e Dybala che hanno ribaltato il match. Sempre Floccari però è stato abile a procurarsi un netto rigore per fallo in area di Munoz, preciso Hernanes nel superare Ujkani dal dischetto. Poi Miccoli a dieci secondi dalla fine sbaglia una grande occasione solo davanti a Marchetti.
La Lazio sale a 43 punti insieme al Napoli che non riesce a superare la Fiorentina: al Franchi è 1-1 in una partita bella ma nervosa. Bergonzi la gestisce con tanti cartellini, ma si “dimentica” poi di espellere prima Behrami e poi Rodriguez nel secondo tempo. Clamoroso l’errore di De Sanctis in occasione del vantaggio viola: il portiere valuta male un lancio di Roncaglia da centrocampo e si fa superare dalla parabola. Cavani pareggia nel finale di prima frazione con un bel colpo di testa, realizzando il suo 100° gol in A (17 gol in 18 partite in questo campionato).
Stasera contro la Roma all’Olimpico grande occasione di rimonta per l’Inter, ma partita fondamentale anche per la squadra di Zeman scavalcata in classifica dal Milan, sesto con 34 punti. Trascinati dalla doppietta di Pazzini (10 gol in stagione, di cui 5 al Bologna tra andata e ritorno), i rossoneri hanno superato Diamanti e compagni per 2-1. A 32 è arrivato il Catania, capace di imporsi per 2-0 sul Genoa, reti di Bergessio e Barrientos, e ottenendo così una vittoria che sa di salvezza ormai certa. La squadra di Del Neri invece rimane terzultima a 17 punti: incredibili gli errori di Borriello sottoporta contro i siciliani.
Chi non riesce ad agganciare il sesto posto è il Parma di Donadoni, bloccato sull’1-1 dal Chievo. Al vantaggio di Belfodil ha risposto l’ex Paloschi in una partita in cui Mirante è stato il migliore in campo. I clivensi vengono superati in classifica dal Torino, capace di arrivare a 26 punti con il successo fondamentale sul campo del Pescara. Privo dello squalificato Bianchi, Ventura lancia dal primo minuto il nuovo arrivato Barreto ma sono Santana e Cerci a siglare il successo granata su uno spento Pescara. In classifica gli abruzzesi mantengono i tre punti di vantaggio sul Genoa ma vengono ripresi dal Cagliari, recuperato a Bergamo. Nella partita con l’Atalanta, iniziata con trenta minuti di ritardo per la neve presente sugli spalti, Canini realizza un improbabile autogol dell’ex spianando la strada ai sardi, Stendardo nella ripresa riesce a pareggiare in mischia. In coda infine torna a sorridere il Siena: la squadra di Iachini batte per 1-0 la Sampdoria con la firma di Bogdani e torna al successo dopo un pareggio e sei sconfitte consecutive.
Daniele Luciani