E’ in corso di svolgimento presso la Sala delle Conferenze della mostra UTR, in via Baccina 84, la presentazione del libro di Massimo Izzi “Back in the USA” prodotto ufficiale AS Roma patrocinato per l’appunto dall’Unione Tifosi Romanisti. Al dibattito hanno preso parte diverse personalità, contribuendo con le proprie dichiarazioni alla stesura del libro da parte di Izzi.
L’incontro ha avuto luogo alle 18:30 con la presentazione del libro Back in The USA. Tra i presenti il presidente dell’UTR Fabio Grassetti Fabrizio Grassetti il quale prendendo la parola ha esordito porgendo i saluti ed aggiungendo di ripetere la presentazione in quanto precedentemente Massimo Izzi non era stato presente. Tra i partecipanti all’evento si sono segnalati Antonio Trebiciani, ex allenatore della Roma che fece esordire Agostino Di Bartolomei in Prima squadra, il fotografo ufficiale della Roma Luciano Rossi, il giornalista Piero Torri, Vittorio Lombardi il cantante di “Campo Testaccio”,il rappresentante del Roma Club Testaccio Maurizio Rosi.
Massimo Izzi, autore del libro ha dichiarato di aver svolto un lavoro molto impegnativo nel seguire la Tournèe, invece Pietro Torri nel sui intervento ha sottolineato che nonostante il mestiere di giornalisti faccia perdere la purezza del tifoso quando si ritorna nelle dimensioni che si sentono proprie si ritrova quel senso. Torri ha concluso il suo intervento dicendo di sperare che non serva un altro scudetto della Lazio per vederne vincere un nuovo anche alla Roma
Trebiciani ha poi ricordato la tournee in canada , considerata un’esperienza importante asserendo che i canadesi già erano in possesso di strutture con un campo sintetico.
Anche Luciano Tessari secondo all’epoca di Liedholm è intervenuto nel discorso delle precedenti tournee sostenendo che i campi sintetici in Americo fossero un disastro. Tessari ha erò rimarcato l’importanza di una simile esperienza annoverando le presenze di personaggi come Pele e Beckenbauer. Infine queste le sue parole sulla finale di Champions persa con il Liverpool:
“La finale di Champions col Liverpool? Era molto difficile tirare i rigori sotto la Curva Sud. Secondo me non si doveva far arbitrare un arbitro svedese con Liedholm che era svedese. Un calciatore deve capire che si deve giocare con tutte le difficolta senno non puo fare un giocatore. L’arbitro è una conseguenza di cui non si puo fare a meno, io metterei il regolamento del rugby all’arbitro: si possono dare gomitate, entrare a gamba tesa…(ride, ndr)purtroppo con il calcio il regolamento non viene applicato. Ancelotti sono andato a vederlo io, non bisognava prenderlo perchè dicevano che aveva le gambe e il sedere grosso”.
Infine la conclusione sulle scuole calcio accusate da Tessari di aver rovinato assieme alle pressioni imposte dai genitori ai figli:
“Le scuole calcio hanno rovinato il calcio perchè i genitori a volte mettono troppe pressioni. Bisognerebbe selezionare i ragazzi più bravi ed educati. Ci vuole l’orgoglio di essere giocatore che ora non c’è più”.