“Alla fine si è rivelato solo un sogno indifendibile ma ci ho creduto fino alla fine, nonostante le sberle. Sono sempre stato uno ‘zemaniano ortodosso convintò tanto che in tempi non sospetti mi ero fatto una maglietta della Roma con scritto ‘Zeman 4-3-3. Il boemo è come per i Beatles, se ti piacciono ti piacciono per sempre. Adesso aspettiamo… chi? Topolino”.
L’attore Claudio Amendola, gran tifoso giallorosso, omaggia così in una conversazione con l’Ansa l’ormai ex allenatore della Roma, esonerato per lo scarso rendimento della squadra. Nelle due precedenti stagioni alla fine degli anni Novanta con lui la Roma ottenne un quarto e un quinto posto: piazzamenti che non scaldarono molto la piazza giallorossa, tanto che l’allora presidente Franco Sensi non lo confermò e i risultati gli dettero ragione, perchè prendendo Fabio Capello riuscì a centrare lo scudetto.
Ma Amendola confessa che comincia “a nutrire seri dubbi non tanto su i problemi dovuti a questioni tecniche, ma piuttosto sulla parte societaria. Ho grande nostalgia dell’epoca Sensi – sottolinea l’attore -: Franco è stato un grandissimo e sua figlia Rosella ci ha messo volontà e cuore. Credo sia giusto rivalutare il lavoro fatto da Rosella, che nonostante non ci fossero soldi è riuscita ad ottenere risultati su cui oggi ci metterei la firma”.
Fonte: Ansa