Ecco le parole di Aurelio Andreazzoli al termine di Roma-Juventus:
«Il merito è dei calciatori noi come gruppo di lavoro siamo stati vicini alla squadra per rasserenarla, per convincerla che ha qualità notevoli. I risultati si sono visti. Abbiamo sfidato la Juve alla pari sul piano fisico e organizzativo, giocando con sicurezza. E ci siamo tolti una bella soddisfazione. Vittorie del genere cancellano il clima di amarezza che si era creato nelle scorse settimana. Professionalmente è la serata più bella della mia vita. Da tanti anni faccio calcio in tutte le categorie ma allenare la Roma è un sogno realizzato. Abbiamo battuto la squadra che stimo in assoluto di più, anche con una certa sfrontatezza e la giusta cattiveria. Il modulo non è definitivo. La mia idea era di infastidire Pirlo con Lamela e Totti. Metterne uno solo sarebbe stato inutile. In futuro vedremo se continuare su questa strada a seconda della partita, mantenendo sempre una nostra identità. Abbiamo fatto il riscaldamento sotto la Curva Sud per prendere un po’ d’affetto. E’ stata un’idea venuta al mio staff, in particolare di Zago che ricordava altre partite in cui era successo. Sapevamo di poter rischiare, beccando la contestazione. Ma il pubblico è stato generoso come sempre e non ci ha traditi». Spingendo la Roma fino alla fine: «Temevo la beffa finale, anzi ero terrorizzato. Ma siamo riusciti a resistere e in cuor mio sentivo che era giusto così. Meritavamo di vincere e abbiamo vinto. Se la Juve è sembrata sottotono è stato per il nostro impegno. Beh, ogni tanto queste cose Francesco le fa. Ogni tanto…spesso. Ho avuto la fortuna di seguirlo da quando era arrivato a un centinaio di reti, quindi ne ho viste molte altre. Da qui in avanti sarà difficile battere la Roma, se continueremo in questo processo di crescita. Sono fiducioso, l’altalena deve finire»
Fonte: Corriere Dello Sport