I due direttori della Roma, Baldini e Sabatini, hanno osservato attentamente il primo giorno a ranghi completi della nuova gestione tecnica Andreazzoli (dal campo assente solo Perrotta, oltre a Bradley e Piris unici nazionali non ancora tornati alla base che rientreranno oggi). La Roma a questo punto ha la semplice e triste necessità di chiudere dignitosamente la stagione, con due o tre partite che possono fare la differenza
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In questo quadro ci sono, per fortuna, delle certezze da cui ripartire. Totti sarà come sempre lì davanti, nelle vesti di attaccante (il capitano farà coppia con Osvaldo). E poi Pjanic, che molto probabilmente agirà nelle vesti di suggeritore e uomo più in zona gol. Ma anche i rientri di De Rossi e Stekelenburg daranno quella spinta necessaria per un gruppo che è alla ricerca del rilancio. (…)
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Andreazzoli è ormai pronto a cambiare veste alla Roma: equilibrio e normalità per uscire da un vortice che nelle cinque partite di campionato giocate in questo inizio di 2013 ha visto i giallorossi ottenere appena due pareggi (con l’Inter all’Olimpico e a Bologna in trasferta) e ben tre sconfitte (sui campi di Napoli e Catania e in casa contro il Cagliari). Andreazzoli, che si è consultato proprio con il ds Sabatini e ha parlato anche con il direttore generale, Franco Baldini, ha scelto un modulo che per quanto riguarda lo schieramento è simile a quello di Zeman: quattro difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti (o meglio tre giocatori offensivi).
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Fonte: Corriere Dello Sport