Angelo Di Livio ex giocatore della Fiorentina e della Juventus ha voluto dire la sua sull’esonero di Zeman e sulla situazione attuale e futura della Roma dichiarando:
Zeman, osannato dai tifosi,stimato da dirigenza e vecchia guardia, arrivato come un profeta in patria, pochi giorni fa arriva l’esonero. Un commento su questa scelta da parte della Roma?
“La Roma sta passando una stagione molto difficile. Zeman ha commesso molti errori, ha fatto alcune scelte improponibili complice una mentalità difensiva non capita dai giocatori. Aggiungiamo poi le tante polemiche contrastanti, le tante situazioni interne e il dado è tratto.Credo sia stata gestita male l’intera situazione. Quando ci si mettono anche gli screzi interni allo spogliatoio è dura andare avanti”.
Addirittura c’è stato chi ha insinuato, dopo la papera incredibile di Goicoechea, che siano stati i giocatori stessi a voler far fuori l’allenatore. Secondo lei sono vere queste affermazioni?
“Guarda io non credo assolutamente che si possa arrivare a tanto, ho giocato tanti anni e non ho mai visto cose del genere. Può capitare che una squadra giochi malissimo, che un portiere offra una pessima prestazione, ma parlare quasi di complotto, assolutamente no, non lo prendo minimamente in considerazione”.
La squadra è stata affidata fino a giugno ad Andreazzoli. Come giudica tale scelta?
“Una scelta sorprendente; mi aspettavo sinceramente altri nomi. Non posso giudicare il suo operato, ma so che è una brava persona ottimo collaboratore di Spalletti. Ancora non so come allena, gli faccio un grosso in bocca al lupo per tutto”.
Chi vedrebbe sulla panchina della Roma a Giugno?
“Il mio sogno è Spalletti. Ma ha già dichiarato più volte che dalla Russia non si muove, sta bene e guadagna tanto. Se avesse un cugino da mandarci, magari”, ha affermato in uno stralcio delle sue dichiarazioni rilasciate a ilpagellone.it.
Arriverà prima o poi la definizione di questo progetto che si rincorre da anni?
“E’ vero sembra tutto così difficile. Difficile spiegare perché ancora non si sia arrivati a un risultato. Ci vuole tanta pazienza continuare a lavorare”.
Un’ultima domanda riguardo a un calciatore con cui lei ha condiviso numerosi successi, so che siete molto amici: Del Piero. Perché non ha avuto lo stesso trattamento di Totti, che continua a estasiare i suoi tifosi a 36 anni, fra l’altro sono anche coetanei, in quanto hanno solo due anni di differenza?
“Sono intervenuto più volte su questo argomento, argomento che a me tocca particolarmente, come immagino a tutti i tifosi. Un altro anno nella Juventus poteva farlo benissimo, lui chiedeva un prolungamento ma non è stato accontentato. Sono già stati spesi fiumi di parole su questo discorso. Dico solo che Del Piero è una bandiera e come tale andava e va rispettato. Come Totti”.
Fonte: Ilpagellone.it