L’ex centravanti di Torino e Roma Francesco Graziani ha commentato l’avvicendamento arrivato ad inizio settimana sulla panchina della Roma e i motivi dell’esonero di Zeman:
“Purtroppo per Zeman era inevitabile l’esonero perché i risultati non erano dalla sua parte. Viste le sue qualità, questa squadra non può occupare l’ottavo posto e avere 34 punti. Mi dispiace molto visto che sono stato contento del suo ritorno nella capitale. L’allenatore deve essere mentalmente elastico. Se un sistema di gioco non va bene devi cambiare. Non possono cambiare 25 teste, muta quella che conta, ossia quella dell’allenatore”.
Un giudizio poi sul nuovo allenatore romanista Aurelio Andreazzoli e sui cambiamenti tattici che apporterà rispetto al boemo:
“Il sistema di gioco conta quando è appropriato alle qualità dei giocatori che hai a disposizione. Ribadisco ancora una volta che allenare in serie A è facile, è la gestione dello spogliatoio il difficile. Zeman è stato penalizzato dal fatto che il tecnico boemo non comunica, partecipa poco alle dinamiche dello spogliatoio, non vive lo spogliatoio da padrone“.
Meglio Allegri o Mazzarri come possibile allenatore della Roma per la prossima stagione?
“Sono bravi entrambi. Allegri ha fatto molto bene visto che il Milan aveva 7 punti all’ottava giornata. Mazzarri da quando allena non ha mai sbagliato una stagione. Ricordiamoci che ha salvato la Reggina che aveva 11 punti di penalizzazione. Ha compiuto un miracolo”. Infine svela il modulo che adotterebbe se fosse lui il mister della Roma: “Sicuramente ripartirei con il 4-2-3-1“.
Fonte: Radio Manà Sport