Dopo l’esonero di Zeman la società si è trovata ad un bivio: o prendere un altro sergente di ferro per imporre nuovamente, o tentare di farlo, una disciplina ferrea, o svoltare verso un allenatore maggiormente disponibile al dialogo e flessibile alle esigenze della squadra sia in campo, sia fuori.
La scelta è ricaduta su Andreazzoli che si è presentato cambiando totalmente il punto di vista rispetto al suo predecessore.
Con Zeman il 4-3-3 era inderogabile, per il nuovo tecnico giallorosso: “Il modulo non conta, contano gli uomini”.
Via le doppie sedute, altro dogma del boemo, e allenamento alle 11, orario che permette ai calciatori di portare a scuola i figli e di non rimanere bloccati nel traffico.
Zeman prendeva le sue decisioni in totale autonomia, anche rispetto ai suggerimenti dello staff medico, con Andreazzoli non sarà più così. Il gruppo avrà la priorità su tutto e quindi le decisioni verranno prese assieme ai collaboratori a sua disposizione.
La parola passa al campo.
Fonte: Corriere dello Sport