Erik Lamela, rinfrancato dal primo gol del 2013 segnato domenica scorsa a Genova, non ha ancora abbassato l’asticella dell’ambizione. «Finora non siamo stati in grado di esprimerci come vorremmo noi e come vorrebbero i tifosi – ha detto al sito goal.com –Dobbiamo cominciare a vincere con più continuità e credere davvero nelle nostre possibilità, solo così potremo raggiungere la Champions League. Dobbiamo capire quanto siamo forti, il resto verrà di conseguenza. A livello personale sono soddisfatto di quanto sto facendo. Ma devo continuare così, non devo fermarmi» . Solo proseguendo su questa strada troverebbe spazio stabilmente in Nazionale:«L’Argentina è il mio sogno. Spero che il ct presto mi convochi di nuovo. L’importante sarà aspettare» . Sabella lo ha osservato dal vivo proprio domenica scorsa a Genova, dove si è messo a disposizione della squadra nel ruolo di esterno a tutta fascia. La sua speranza è ottenere presto la fiducia della patria per affiancare in campo un idolo: «Messi, sì. E’ il migliore del mondo e merita tutti i Palloni d’Oro che gli sono stati assegnati. In più è una persona molto umile, che sa aiutare e darti consigli sia in campo che fuori. Totti è un giocatore di classe mondiale ed è da giocatori del suo calibro che impari a giocare bene al calcio. Ogni giorno cerco di imparare qualcosa da lui. Ma vorrei sottolineare anche il valore di Bradley, un elemento importante per il nostro organico. Dà sempre una spinta preziosa in campo. Sono i professionisti come lui che caricano la squadra. Mi piacerebbe giocare in uno stadio di proprietà della Roma, per noi ma soprattutto per i nostri tifosi. Naturalmente poter giocare in uno stadio nuovo e di proprietà porterebbe benefici all’intera serie A» .